Intervento dei carabinieri ieri sera all’ospedale di Villa Sofia a Palermo. I militari sono stati chiamati dopo una lite tra un medico del pronto soccorso e una dottoressa del 118. La lite è il segno della difficoltà in cui si lavora nelle aree di emergenza a Palermo che operano sempre con liste d’attesa molto lunghe.

La dottoressa del 118 ha raccontato ai militari di essere arrivata attorno alle 15.20 al pronto soccorso. Stava trasportando una donna entrata in codice rosso che ha avuto convulsioni e una crisi epilettica dopo il vaccino che le era stato somministrato al Cto.

Nel presidio nei pressi dello stadio comunale era già intervenuto un rianimatore somministrando alcuni farmaci alla paziente. Le condizioni della donna erano stabili. Alle 19 ancora la paziente non era stata presa in carico dai medici del pronto soccorso. Dopo essere andata in bagno ha avuto di nuovo convulsioni e una nuova crisi epilettica.

La dottoressa del 118 è entrata nella sala rossa del pronto soccorso e avrebbe chiesto aiuto al medico con il quale è nata la lite. Come raccontato dalla dottoressa sono intervenuti un infermiere e un metronotte per evitare che il medico si avventasse contro la collega. Pare che il medico dopo averle lanciato i guanti le avrebbe urlato che l’avrebbe dato quattro sberle. A questo punto sono stati chiamati i militari. La dottoressa si riserva di presentare querela contro il collega.

“E’ nato un alterco tra il medico del pronto soccorso e il medico del 118 – dicono dall’ospedale Villa Sofia – il medico del pronto soccorso era impegnato in sala rossa già su un paziente. Ha chiesto di attendere al collega e da qui è nato un alterco tra i due”. I vertici del 118 sono stati informati su quanto accaduto. “Siamo a conoscenza di quanto successo ieri all’ospedale Villa Sofia. Al momento stiamo cercando di acquisire le relazioni su quanto accaduto – dicono dal 118 – Stiamo lavorando con i pronto soccorso cittadini per cercare di risolvere queste criticità d’intesa con l’assessorato regionale alla Salute”.

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