La polizia di Stato palermitana ha arrestato Martins Ozua 29 anni nigeriano accusato di essere l’autore di una rapina lo scorso 3 marzo nei pressi del porticciolo di Sant’Erasmo.

Un giovane pescatore palermitano era stato avvicinato da un cittadino extracomunitario che, dopo avergli chiesto una sigaretta lo aveva violentemente aggredito colpendolo con calci, pugni e con un piccolo coltello alla testa. Il coltello nella colluttazione si è spezzato.

La vittima era poi riuscita a raggiungere la strada e ha chiesto soccorso agli agenti di polizia. Prima del ricovero e di un delicato intervento chirurgico, il pescatore era riuscito a descrivere l’aggressore.

Sono stati i poliziotti dei Commissariato “Centro” ed “Oreto-Stazione” a prendersi carico del caso e lo hanno fatto lavorando fianco a fianco nel corso delle indagini ed effettuando ricerche insistenti e capillari sull’intera zona teatro del reato.

A distanza di meno di 72 ore dal delitto, qualche notte orsono, i poliziotti hanno ritenuto, riconoscendolo, di imbattersi nel ricercato proprio all’altezza del “Foro Italico”. I loro sospetti si sono rafforzati quando l’uomo, alla loro vista, ha tentato una disperata e pericolosa fuga tra le auto in transito in direzione di piazza Kalsa. In via Butera è stato raggiunto e bloccato con non poca fatica dai poliziotti che hanno dovuto vincerne la strenua resistenza. Addosso al malvivente sono stati rinvenuti un cellulare risultato rubato e, soprattutto, un piccolo coltello a serramanico che è risultato mancante della parte finale, quest’ultima compatibile con quella rimasta conficcata sul corpo della vittima, estratta chirurgicamente e consegnata alla polizia dai sanitari.

Anche alla luce di quest’ultima circostanza e unitamente ad ulteriori riscontri raccolti nel corso delle indagini, i poliziotti hanno sottoposto Ozua Martins ad un provvedimento di “Fermo di indiziato di delitto” in ordine ai reati di rapina aggravata, lesioni personali aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione e porto abusivo di arma bianca. Il provvedimento è stato poi convalidato dall’Autorità Giudiziaria che, contestualmente, ha disposto a carico Ozua la misura della Custodia Cautelare in Carcere.

L’uomo si trova recluso presso la Casa Circondariale “Lorusso-Pagliarelli”.