Avevano molestato, picchiato alcune studentesse alla Vucciria. Uno di loro era stato bloccato dagli agenti, ma la folla lo aveva fatto fuggire.

Oggi a distanza di quattro mesi la Polizia di Stato, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, nei confronti dei palermitani Dino Salvato, 28enne e Cristian Salvato, 31enne, responsabili dei reati di violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e l’obbligo di dimora per J.S., 22enne, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, tutti di Brancaccio a Palermo.

I fatti risalgono al 21 agosto scorso alcuni studenti e studentesse universitarie  mentre si trovavano in un pub di piazza Garraffello alla “Vucciria” sono stati accerchiati da alcuni ragazzi che hanno iniziato a molestare le giovani; in difesa delle due studentesse sono intervenuti gli amici, ma anch’essi sono stati circondati ed aggrediti.

Durante le fasi concitate, uno dei componenti del “branco” ha colpito una delle due studentesse con un pugno alla spalla e le ha sfilato lo zainetto.

Le vittime, dopo essere sfuggite al pestaggio si sono allontanate verso la vicina piazza San Domenico, hanno chiamato il 113.

Dopo pochi minuti sono arrivate alcune volanti; raccolte le prime informazioni utili, i poliziotti insieme agli studenti si sono recati in piazza Garraffello.

Gli studenti hanno riconosciuto e indicato agli agenti uno degli aggressori,  Salvato Dino. Mentre stava per essere identificato, ha colpito un poliziotto con una gomitata, per poi darsi alla fuga.

Il ragazzo è stato inseguito e raggiunto nei pressi del pub “Il Miracolo”; anche qui ha continuato a divincolarsi dagli agenti, che sono tuttavia riusciti a bloccarlo.

Da lì la furibonda reazione della folla, che hanno dapprima insultato e minacciato i poliziotti,e poi hanno aggredito gli agenti con strattoni, gomitate e calci,  permettendo in tal modo al giovane fermato di darsi alla fuga.

Nei giorni successivi le indagini, condotte dagli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, diretta da rodolfo Ruperti, si sono concentrate sui fratelli Dino e Cristian Salvato entrambi pregiudicati, riconosciuti sia dai poliziotti sia dalle vittime.

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