L’estate 2022 passerà alla storia come la stagione della ripartenza del turismo internazionale dopo la pandemia. Una ripartenza attesissima che però ha trovato impreparati moltissimi operatori del trasporto aereo. Negli ultimi due anni il settore ha subito una crisi fortissima, ci sono stati ingenti tagli al personale e sono saliti alle stelle i costi di gestione dei mezzi, trainati verso l’alto dalla salita dei prezzi dei carburanti.
Una situazione difficile che ha portato a due mesi di scioperi di categoria del personale di volo. Ma soprattutto una situazione complessa anche per i viaggiatori che hanno visto spesso il proprio volo rinviato e in seguito cancellato inaspettatamente e a pochi giorni dalla partenza.
Se siamo abbiamo subito anche noi questo inconveniente non facciamoci prendere dallo sconforto. In moltissimi casi i passeggeri rimasti a terra hanno diritto a rimborsi per i voli cancellati.
Proviamo a capire di che tipo, l’ammontare e i modi per richiederli seguendo la pagina di AirHelp dedicata ai voli cancellati, società che dal 2013 si occupa di tutelare i cittadini colpiti da disservizi del trasporto aereo.
Come ottenere il rimborso per il volo cancellato
Gli esperti di AirHelp e la stessa Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, sono molto chiari in merito ai rimborsi in caso di cancellazione del volo. Se ci stiamo chiedendo cosa fare se il nostro volo viene cancellato all’improvviso dobbiamo ricordare di tenere alcuni comportamenti fondamentali.
La prima cosa da fare è recuperare la carta d’imbarco e tutti i documenti che attestano che abbiamo prenotato proprio quel volo. Oltre a questi documenti imprescindibili dovremo conservare le fatture e gli scontrini se siamo stati costretti a rimanere in aeroporto o addirittura a pernottare in un hotel in attesa di un volo sostitutivo.
Le spese accessorie causate dalla cancellazione del volo non spettano a noi.
Evitiamo, infine, di firmare accordi con la compagnia che prevedono sconti su future prenotazioni o altre compensazioni. Potremmo rischiare di dover rinunciare ai nostri diritti.
Quando ci spetta il rimborso del biglietto aereo
Farsi rimborsare un biglietto aereo è decisamente più facile se impariamo a capire quando ci spetta la compensazione economica per la cancellazione.
Innanzitutto, dobbiamo precisare che la disciplina è diversa tra voli interni o che partono da Paesi UE e voli internazionali.
Per i voli europei si applica il regolamento CE 261. Un regolamento che vige se la compagnia annulla il volo meno di 14 prima della partenza.
Se il preavviso è superiore e se la causa della cancellazione sono circostanze straordinarie non avremo diritto al rimborso per la cancellazione del volo aereo. Tra le circostanze straordinarie ci sono problemi meteorologici, cause legate alla condizione geo-politica, emergenze mediche e chiusure del traffico aereo. In questa fattispecie non sono invece compresi i problemi tecnici delle compagnie di navigazione.
L’entità economica del risarcimento è legata alla tratta di volo, alla destinazione e al ritardo accumulato nel caso in cui decidessimo di accettare un volo sostitutivo.
Per quanto riguarda i voli inferiori ai 1.500 km se accettiamo il volo alternativo abbiamo diritto anche a 250 euro di rimborso se il ritardo accumulato rispetto all’originale è inferiore alle 2 ore.
Per i voli più lunghi di 1.500 km il rimborso è di 200 euro con ritardo compreso tra le 2 e le 3 ore. Cifra che sale a 400 euro se il ritardo è tra le 3 o le 4 ore.
Per i voli più lunghi, infine, la cifra del rimborso è di 300 euro con ritardo compreso tra 2 e 4 ore e 600 euro se supera questo tempo.
Diversa la legislazione per la cancellazione dei voli internazionali. In questo caso è la Convenzione di Montreal del 2003, sottoscritta da 120 Paesi a determinare le tutele dei viaggiatori. Anche per queste tratte non avremo diritto al rimborso in caso di cancellazione volo per cause eccezionali.
L’unico rimborso che spetta al viaggiatore è quello per le spese causate direttamente dal disservizio che dovranno essere puntualmente documentate.
Come chiedere il rimborso per il volo cancellato
Se vogliamo seguire la procedura di rimborso in prima persona dobbiamo conservare documenti e scontrini, recarci allo sportello della compagnia aerea, chiedere informazioni in merito alla cancellazione e infine seguire i passi che ci indicherà il personale per inoltrare la nostra richiesta.
In alternativa possiamo optare per la richiesta di risarcimento telematica se il sito dell’operatore ha una sezione dedicata a rimborsi e reclami.
Un’altra valida strada è quella di affidarsi agli esperti di AirHelp che seguiranno la pratica al posto nostro. Ci basterà accedere alla sezione rimborsi del sito, inserire i nostri dati personali e quelli sul volo cancellato. Potremmo scoprire in tempo reale se abbiamo diritto a un risarcimento.
Se la risposta è affermativa possiamo affidarci ad AirHelp che seguirà l’iter al posto nostro e ci manterrà aggiornati sull’evoluzione della situazione.
Ricordiamo, per concludere, che il tempo per richiedere il rimborso varia tra Paese e Paese nella UE mentre per i voli regolati dalla Convenzione di Montreal il tempo massimo è di due anni dalla data del volo.
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