“I nostri emendamenti provano a cambiare direzione di marcia di questa finanziaria. Più risorse per sviluppo e welfare”. Così il deputato regionale di #CentoPassi Claudio Fava spiega il senso degli emendamenti alla legge finanziaria in discussione all’Ars.

Tra le misure proposte l’aumento di 500mila euro per le comunità alloggio per i minori, altri 500 mila per interventi in zone franose, l’aumento di 1 milione di euro per il fondo unico regionale per lo spettacolo, 2,5 milioni per le aziende che operano nel settore delle nuove tecnologie e dell’innovazione, 500 mila euro per i lavori di ristrutturazione degli alloggi popolari, 500 mila euro per i lavoratori dell’ex fiera del mediterraneo. “Stanziamenti- spiega Fava- coperti da analoghe riduzioni in altri capitoli del bilancio: meno soldi per il coppem, per il misterioso fondo per la propaganda dei prodotti tipici siciliani di ben 4 milioni di euro, per il finanziamento alle scuole private”.

Oltre ad interventi sui vari capitoli di bilancio numerose sono le proposte di modifica al testo. Sulla nuova autorità di bacino (art 4) per garantire forme di partecipazione e trasparenza, sull’art 6 (biglietto unico per il trasporto locale) per favorire ed incrementare l’uso dei mezzi pubblici. Sull’art. 8 (interventi per la prima casa) per convogliare i finanziamenti per il recupero del patrimonio immobiliare e limitare nuove cementificazioni del territorio. Sull’art 25 per limitare a 30 anni la concessione a titolo oneroso dei beni del demanio marittimo della regione.

Un corposo lavoro è stato fatto sull’art 9 che riguarda le norme a sostegno dell’agricoltura. 4 gli emendamenti presentati e che mirano ad accrescere i contributi per i danni provocati dalle calamità naturali alle colture e garantire rimborsi più rapidi ai produttori.

Al comma 6 dell’articolo 17 che riguarda i trasferimenti ordinari ai comuni si propone una maggiore e puntuale vigilanza, da parte dell’assessorato autonomie locali, sugli effetti della norma che impone ai comuni di destinare il 2% dei trasferimenti per la spesa in progetti definiti con il metodo della “partecipazione democratica” dei cittadini, una misura che tende a garantire la reale partecipazione e, soprattutto, valutare gli impatti positivi del metodo.

Per quanto da troppo tempo attesa la norma (art. 33) che istituisce il fondo regionale per la disabilità appare, ancora, lacunosa. Per questo, tra gli emendamenti, viene proposto l’obbligo per l’assessorato regionale alla famiglia e politiche sociali di predisporre l’apertura dei procedimenti per le nuove domande per i soggetti affetti da disabilità gravissima.

Sempre in tema di welfare si prevede l’inserimento tra i soggetti partecipanti della cabina di regia per i criteri, requisiti e modalità per l’attuazione del reddito di libertà delle donne vittime di violenza (art 55) del forum permanente sulla violenza di genere.

Infine proposte di abrogazione su alcuni articoli della finanziaria che “appaiono costruiti- spiega Fava- specificatamente per soddisfare interessi particolari”: l’art. 45 per la convenzione per le idromoto, l’art 52, l’art 59 che finanzia l’istituto superiore di giornalismo organo neppure riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti, l’art. 60 con il famigerato progetto per il ripopolamento del coniglio selvatico.