Appena qualche giorno di tregua ma a Palermo, e nel quartiere Zen in particolare, i rifiuti tornano a bruciare in orari notturni. La spazzatura abbandonata sui bordi delle strade è stata incenerita e si è anche registrata una sorta di “sfida” a distanza tra residenti e vigili del fuoco. Questi ultimi sono stati chiamati più volte a intervenire sempre nello stesso posto. Evidentemente quando i pompieri andavano via dopo aver spento qualcuno si divertiva ad appiccare di nuovo le fiamme.
Notte complicata
La situazione più difficile in via Agesia di Siracusa dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire almeno tre volte sempre nello stesso punto dove sono concentrati i cassonetti. Qualcuno si è divertito ad appiccare il rogo ai cassonetti ed alla spazzatura sparsa per strada. Lo ha fatto diverse volte e i vigili del fuoco sono stati costretti a intervenire ripetutamente.
Qualche giorno di tregua
I piromani della spazzatura avevano concesso qualche giorno di tregua, forse anche loro avevano deciso di andare in ferie. Gli ultimi interventi di una certa difficoltà in questo quartiere si registrarono lo scorso 8 agosto quando nel quartiere palermitano dello Zen ci furono incendi per quasi tutta la notte e sino all’alba. Ad essere stati appiccati in serie incendi a rifiuti accumulati nelle diverse strade della zona. I vigili del fuoco sono stati impegnati dalle 3 e sino alle 6 del mattino seguente incessantemente per potere spegnere i roghi e riportare tutto in sicurezza. Fumi e puzza nauseabonda hanno invaso praticamente l’intero vasto quartiere periferico, ammorbato ancora una volta da pericolosi veleni nell’aria.
Dove si verificarono gli incendi
Gli incendi in quell’occasione si verificarono tra le vie Coppi, Girardengo, Smith, Pensabene e Lanza di Scalea. Una serie infinita di roghi che furono appiccati l’uno dietro l’altro e misero in difficoltà i pompieri che non facevano neanche in tempo a spegnere un incendio che arrivava la segnalazione di un nuovo rogo. Oltretutto si tratta di arterie che non è certo la prima volta che venivano prese di mira dai piromani che in questo modo pensano di disfarsi della spazzatura, non rendendosi conto del gravissimo danno ambientale provocato.
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