gli obiettivi dell'intesa

Zes Sicilia occidentale, siglato protocollo per la legalità tra il commissario Amenta e i prefetti

Trasparenza, verifica, monitoraggio e controllo nel settore dei pubblici appalti nell’ambito dell’attuazione delle opere PNRR della ZES Sicilia occidentale e per il rilascio dell’Autorizzazione unica del Commissario per le ZES (Art. 5-bis DL n. 91/2017). Questo il fulcro del Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale che oggi il Commissario straordinario del Governo, Prof. Carlo Amenta ha siglato con le quattro Prefetture della Sicilia occidentale.

Legalità e trasparenza nell’economia

Un atto di governance – sottoscritto dai Prefetti, Dott.ssa Maria Teresa Cucinotta (Palermo), Dott.ssa Filippina Cocuzza (Trapani), Dott.ssa Maria Rita Cocciufa (Agrigento) e Dott.ssa Chiara Armenia – finalizzato ad assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell’economia, esercitando appieno – ciascuno per la parte di rispettiva competenza – i poteri di vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti.

Amenta: “Illegalità e malaffare sono freni per lo sviluppo”

“La letteratura economica – ha commentato il Commissario Amenta al termine dell’incontro tenutosi presso la Prefettura di Palermo – è concorde nell’affermare che illegalità e malaffare sono freni per lo sviluppo di un territorio. Oggi per me è un giorno fondamentale perché grazie all’impegno e alla collaborazione dei prefetti delle province in cui si trovano le zone economiche speciali della Sicilia occidentale, ci siamo dotati di un presidio di legalità Unico che ci consente di monitorare con attenzione sia gli investimenti che gli interventi infrastrutturali per i quali siamo chiamati a svolgere il ruolo di stazione appaltante. Chi vuole investire nella Zes Sicilia occidentale sa che troverà un contesto di legalità e di supporto agli imprenditori onesti che potenzierà la capacità attrattiva dei nostri territori”.

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Contrastare le infiltrazioni criminali soprattutto nel settore dei pubblici appalti

Nel corso degli anni l’esperienza dei Protocolli di legalità ha dimostrato l’utilità ed incisività di tali strumenti pattizi quale mezzo in grado di innalzare il livello di efficacia dell’attività di prevenzione generale amministrativa a fini antimafia, implementando, in via convenzionale, ulteriori e più ampie forme di controllo volte a contrastare il pericolo di infiltrazioni criminali avuto soprattutto nel settore dei pubblici appalti.

Monitoraggio costante dei cantieri e delle imprese

La sottoscrizione del “Protocollo di legalità” è, dunque, finalizzata alle attività di prevenzione di tali tentativi attraverso l’estensione delle cautele antimafia – nella forma più rigorosa delle “informazioni” del Prefetto – all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, ed agli appalti di lavori pubblici sottosoglia, in base al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al D. Lgs. 159/2011 e sue modifiche ed integrazioni nonché attraverso il monitoraggio costante dei cantieri e delle imprese coinvolte nell’esecuzione delle opere tramite i Gruppi Interforze di cui al D.M. 14/03/2003.

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Pnrr, il progetto ‘Ultimo miglio Porto di Trapani’

Con decreto interministeriale n. 492 del 3 dicembre 2021, in attuazione di quanto previsto dal PNRR, il Commissario Straordinario del Governo per la Zona Economica Speciale della Sicilia Occidentale è stato individuato come soggetto attuatore dell’intervento “Accessibilità al porto e all’area industriale di Trapani: potenziamento dei collegamenti tra il porto e l’area industriale’’ CUP E97H21010060006 Misura M5C3 – Investimento 4 “Interventi infrastrutturali per le zone economiche speciali (ZES)”.
Il progetto – del valore di 17,8 milioni di euro, finanziato con risorse afferenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha lo scopo di rendere più efficienti i collegamenti dei nodi (porti, interporti) e/o delle aree industriali con la rete delle ZES e le operazioni di trasporto favorendo così il decongestionamento dei flussi di traffico veicolare con conseguente riduzione delle emissioni di gas climalteranti. La realizzazione dell’ultimo miglio comporterà, dunque, un miglioramento alla viabilità generale esistente e in particolare consentirà di liberare parte del carico veicolare dal centro urbano di Trapani e dintorni.

Opera che potenzierà lo sviluppo dell’intera provincia di Trapani

“Al momento del mio insediamento – spiega il Commissario Amenta – era presente solo il titolo del progetto con lo stanziamento complessivo. Grazie allo straordinario lavoro dei tecnici e dei legali della struttura commissariale, al supporto dell’Agenzia della Coesione territoriale e dei Ministeri titolari e all’assistenza tecnica di Invitalia che svolge la funzione di centrale di committenza, siamo riusciti a mandare in gara in tempo utile questa importante opera infrastrutturale e ad aggiudicare in via provvisoria gli operatori economici. Sono certo che la realizzazione di tale opera potrà potenziare lo sviluppo dell’intera provincia di Trapani e di alcune importanti realtà industriali della Sicilia Occidentale”.

Comune di Palermo, 4 progetti per un totale di 54 milioni di euro

Il Commissario può fungere da stazione appaltante in deroga al codice degli appalti per i fondi del PNRR per opere funzionali alle aree ZES Sicilia Occidentale. A tal fine il Commissario ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Palermo e lo supporta per tutte le fasi della progettazione e delle approvazioni e verifiche, finalizzate all’assunzione del ruolo di stazione appaltante su richiesta del Comune con particolare riferimento ai lavori di miglioramento viario e riqualificazione dell’arteria di collegamento tra la zona ZES di Brancaccio e il Porto di Palermo. L’intervento comprende 4 progetti PNRR per un importo complessivo di 54 milioni di euro che saranno sempre realizzati con l’intervento di Invitalia quale Centrale di Committenza.

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