- Dichiarate altre tre zone rosse in Sicilia
- I Comuni interdetti salgono a 113 da dopodomani, oggi sono 110
- Scadono, però, le ordinanze per 19
- Almeno Caltanissetta sarà rinnovata
Tre nuove zone rosse
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha dichiarato tre nuove “zone rosse” nell’Isola: si tratta di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, di Ramacca e Zafferana Etnea, in provincia di Catania. L’ordinanza sarà in vigore a partire da mercoledì 14 aprile e sino a giorno 28 compreso.
Il provvedimento è stato adottato su richiesta delle amministrazioni comunali interessate e sulla base delle relazioni delle Aziende sanitarie provinciali di Caltanissetta e Catania.
Si aggiungono ai 110 comuni già interdetti
I comuni attualmente zona rossa sono 110, 81 dei quali costituiscono l’intera provincia di Palermo dichiarata zona rossa in massa. A questi da mercoledì si aggiungeranno i tre dichiarati oggi ma dal giorno successivo il numero potrebbe tornare a scendere.
Il 14 aprile scadono una ventina di ordinanze
Sono infatti 19 i comuni la cui ordinanza di zona rossa viene a scadere proprio mercoledì 14 aprile anche se per alcuni di questi è probabile che fra domani e dopodomani arrivi una proroga delle misure più restrittive.
I Comuni che potrebbero uscire dalla zona rossa
Le zone rosse in scadenza il 14 sono Porto Empedocle, Santa Margherita Belice, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Palma di Montechiaro, Sommatino, Biancavilla, Mazzarino, Pietraperzia, Centuripe, Regalbuto, Francavilla di Sicilia, Gazzi, Mojo Alcantara, Scicli, Acate, Solarino e Rosolini. In aggiunta c’è da considerare anche Caltanissetta ma per il capoluogo è più che probabile la proroga della zona rossa per almeno un’altra decina di giorni se non per due settimane
Le aree che ci resteranno
Le aree che resteranno interdette sono, invece, tutti i comuni della Provincia di Palermo dove l’ordinanza viale fino al 22 aprile ai quali si aggiungono Buscemi, Ribera, Comitini, Siculiana, Santa Maria di Licodia, Serradifalco, Centuripe, Gaggi, Priolo Gargallo, Mazzarino, Montallegro, Sommatino.
La polemica a Palermo
Per la provincia di Palermo impazza, intanto, la polemica visto che ci sono comuni a basso contagio anche se circondati da territori a contagio molto più esteso. “Trovate una soluzione affinché i Comuni della provincia di Palermo che non hanno numeri di contagio da determinarne la chiusura, possano essere al più presto riaperti” tuona oggi il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, rivolgendosi al dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca dopo l’incontro di questa mattina. in merito alla questione del caos sui dati dei contagi.
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