Due commissari per le Zone economiche speciali in Sicilia, uno per la Sicilia occidentale e l’altro per quella orientale. Li ha nominati il governo nazionale. Si tratta di due docenti universitari: Carlo Amenta dell’Università di Palermo e il collega Alessandro di Graziano dell’ateneo di Catania. Il primo si occuperà della Zes occidentale e il secondo di quella orientale. La nomina sarà ufficiale dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
I decreti firmati ieri
Risalgono a ieri decreti della presidenza del consiglio per la nomina dei due commissari Zes della Sicilia che sono stati registrati alla Corte dei Conti e chiudono un processo avviato con la nascita delle Zes. Come si legge sul Giornale di Sicilia, ai due docenti saranno affidate un pacchetto di misure e di strumenti volti a semplificare le procedure burocratiche e cercare di attrarre investimenti per l’insediamento di nuove imprese. La disciplina prevede, oltre alle agevolazioni amministrative, incentivi economici, in termini di credito d’imposta sugli investimenti realizzati.
Le nomine per partire gli appalti
Le nomine erano attese perché adesso le due strutture potranno andare a regime e far partire gli appalti. Amenta, 46 anni, è un commercialista e docente di Scienze economiche, aziendali e statistiche nell’ateneo di Palermo. Ricopre inoltre l’incarico di direttore dell’Osservatorio economia digitale all’Istituto Bruno Leoni. Amenta è vicino agli assessori Roberto Lagalla, già rettore dell’Università di Palermo, e Gaetano Armao, che lo aveva già indicato a inizio legislatura nel pool di esperti a cui fu chiesto di verificare la situazione contabile ereditata dal precedente governo. Docente universitario anche Di Graziano, 47 anni, che insegna Infrastrutture e sistemi di trasporto a Catania, da molti definito gradito all’assessore Marco Falcone.
I progetti del Pnrr
“Ci sono appalti Pnrr nelle diverse zone ZES da fare partire subito – spiega Amenta che insegna alla facoltà di Economia – e poi serve attrarre investimenti sfruttando le semplificazioni amministrative. La speranza è di creare un modello di attrazione d’investimenti che tenga in equilibrio semplificazioni e rispetto delle regole e possa essere adottato anche al di fuori delle zone economiche speciali.”. Stessa posizione da parte del collega commissario della Zes orientale. “Serve creare in maniera rapidissima la squadra che ci permetterà di lavorare – dice il docente etneo esperto in trasporti e che ci permetta di dare a noi le risposte che il territorio si aspetta”.
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