Non sono solo le Ztl a produrre per il Comune di Palermo un’ondata di multe. Non scherzano nemmeno, facendo chiaramente le dovute proporzioni, anche monopattini e bici elettriche. Anche qui a dare una svolta al numero delle sanzioni rilevate c’è la tecnologia, vale a dire uno speciale telelaser che riesce a rilevare le infrazioni commesse da chi conduce questi mezzi. Secondo quanto riporta “La Repubblica”, sono già 35 le multe elevate tra le vie Ruggiero Settimo, Maqueda e via Libertà, e corso Vittorio Emanuele. Tutte arterie che sono per l’appunto monitorate da questo apparecchio che rileva la velocità di questi mezzi.

I controlli da giorni

I controlli e le multe lungo le aree pedonali di Palermo, per arginare il fenomeno degli incivili che sfrecciano sui monopattini elettrici a velocità elevate, va avanti oramai da diverse settimane. Dopo i controlli alla fine dello scorso mese di settembre in via Ruggiero Settimo, la polizia municipale ha piazzato un telelaser mobile anche di fronte al Teatro Massimo, in via Maqueda. Numerosi i palermitani e i turisti pizzicati dai caschi bianchi intenti a superare il limite dei 6 chilometri orari all’interno dell’aerea pedonale di via Maqueda. O di chi scorrazzava in due sul monopattino, violando le norme che vietano di salire a bordo del mezzo in due. Un pericolo per loro stessi e per gli altri. Soprattutto in una strada ormai densamente popolata di pedoni a passeggio.

Le proteste dei pedoni

Tante le proteste dei palermitani che si registrano da tempo, specie di chi passeggia proprio lungo le aeree pedonali. Ci sono ancora biciclette condotte da ciclisti che ignorano l’abolizione (o se ne fregano) della pista ciclabile di via Maqueda. E c’è pure chi si diverte a fare la gimkana tra i pedoni, mettendo in pericolo anche molti bambini. Dalla I Circoscrizione c’è chi ha fatto appello al Comune e all’assessorato alla Mobilità affinché utilizzi il pugno duro. Ad essere chieste le multe e non solo: anche una ordinanza che obblighi i conducenti dei monopattini o biciclette elettriche a scendere dal mezzo e a condurlo a spinta a piedi fino alla fine dell’area pedonale. In pratica interdire il transito nelle aree pedonali, come hanno già fatto altre grandi città d’Italia.

L’intervento del governo, cambiare le norme

Il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha affrontato nei giorni scorsi il problema: “Fino ad ora il monopattino è stato semplicemente omologato alla bicicletta, ma sappiamo che le problematiche sono diverse e sono emerse nel momento in cui è diventato un fenomeno di massa. Noi abbiamo fatto delle analisi molto attente, abbiamo dialogato con i Comuni e abbiamo preferito non intervenire con il decreto legge Infrastrutture e Trasporti dei giorni scorsi ma confrontarci con il Parlamento e in sede di conversione in legge certamente interverremo”.

 

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