Due giovani tunisini, in evidente stato di alterazione psico-fisica sono stati arrestati dopo l’intervento dei Carabinieri accorsi per bloccarli e sedare gli animi anche dei residenti intervenuti per bloccare la furia dei due. Secondo una prima ricostruzione sarebbero entrati all’interno del tabacchino di Scoglitti per acquistare delle birre ma l’esercente si è rifiutato avendo notato che lo stato di salute dei due non fosse normale.
Entrambi sono entrati in escandescenza e hanno iniziato a danneggiare il locale e ad aggredire il tabaccaio che ha riportato lesioni per dieci giorni dopo essersi recato in ospedale. I due, uscendo dal tabacchino, hanno poi iniziato, senza alcun motivo, a salire su alcune autovetture parcheggiate nei pressi del tabacchino e hanno iniziato a danneggiarne il parabrezza oltre a buttare a terra alcune biciclette. I passanti hanno cercato di bloccarli e qualcuno li ha colpiti anche con dei calci.
Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sul posto e hanno arrestato i due tunisini per lesioni al tabaccaio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento del locale.
Un arresto per rapina a Catania
E’ scattata un’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catania. Nuovi guai per un noto pregiudicato catanese di 49anni, Santo Alessandro Galeano. E’ accusato di rapina aggravata.
L’incursione nel gennaio scorso
La Procura ha delegato in questa indagine i carabinieri della tenenza di Misterbianco. Il raid criminale avvenne il 7 gennaio scorso intorno alle ore 18. Un rapinatore solitario fece il suo ingresso all’interno di un bar annesso ad un impianto di distribuzione carburanti lungo lo stradale Cravone di Catania. Una volta dentro aveva minacciato con una pistola semiautomatica le commesse dell’esercizio commerciale per impadronirsi dell’incasso giornaliero.
Il terrore delle dipendenti
Le due ragazze, in preda al terrore, erano state quindi costrette ad obbedire alle intimazioni del malvivente. L’uomo, con apparente freddezza, aveva prelevato il denaro contante dalla cassa, ammontante a circa 1.500 euro. E si portò via alcune stecche di sigarette allontanandosi con estrema nonchalance evitando, in questo modo, d’insospettire i clienti intenti a far rifornimento alle loro automobili.
Commenta con Facebook