L’invito al presidente della Regione è di non tagliare il nastro dei 10 km del tratto tra Pozzallo e Modica della Siracusa-Gela per cui è in programma una cerimonia il 7 dicembre.

A farlo è l’attuale vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera, ex assessore regionale all’Agricoltura ed ex esponente di spicco di Forza Italia, da poco passato con Cateno De Luca, approdando al movimento Sud chiama Nord.  Secondo Bandiera, considerati gli atavici ritardi per il completamento di quest’opera, una festa sarebbe inappropriata e così ritiene che le forbici simbolicamente debbano essere consegnate ad un lavoratore pendolare.

La posizione di Bandiera

“Non volendo credere -dice Bandiera nella sua articolata analisi – che qualcuno in Regione pensi di tagliare il nastro, nella sua qualità di responsabile dell’enorme colpa di aver trasferito le risorse finanziarie dovute in ritardo, cosa che, come è noto, ha messo in difficoltà l’impresa titolare dell’appalto, che ha quindi dovuto tentare di sopravvivere riducendo drasticamente, per mesi, le presenze in cantiere a poche, pochissime, unità di personale operaio e anche al fine che le istituzioni attuali possano compiere il corretto e simbolico gesto di voler porgere le proprie scuse al territorio tutto, alle vittime della strada e ai loro familiari e alle migliaia di lavoratori pendolari, che per decenni sono stati costretti ad alzarsi all’alba di ogni giorno e a percorrere strade inadeguate e pericolose, ritengo doveroso e propongo che quel nastro venga simbolicamente tagliato da un lavoratore pendolare prossimo alla pensione e non da chi ha responsabilità vere e dimostrabili sui ritardi.  Il Presidente della Regione, Schifani, rifletta”

I problemi di soldi

I lavori per questo tratto hanno subito una complessa gestazione per via dei soldi reclamati dall’azienda che aveva anche paventato l’idea di fermarsi. L’allarme era stato lanciato dai sindacati, poi dal deputato della Lega, Nino Minardo che aveva, a sua volta, investito della questione il ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini che, nel maggio scorso, ha sbloccato  il pagamento di 2,37 milioni di euro.

L’opera infinita

La Siracusa-Gela è l’equivalente in Sicilia della Salerno-Reggio Calabria: è stata progettata nel 1973 e solo negli ultimi anni sono stati inaugurati alcuni tratti, per primo quello da Siracusa a Rosolini, oltre un anno fa, si è arrivati a Pozzallo, toccando anche la provincia di Ragusa, l’unica in Italia a non essere attraversata da un tratto autostradale. Mancano 50 km per arrivare a Gela, di certo, con i tempi siciliani, è impossibile comprendere quando sarà ultimata.

La genesi della Siracusa-Gela ha origini prettamente industriali, infatti venne concepita per legare i due poli petrolchimici, tra i più importanti in Italia, allo scopo di dare maggiore forza allo sviluppo economico dell’isola. Progressivamente, l’area di Gela ha perso lo smalto di quegli anni mentre quella di Siracusa ha di fronte a se la sfida della Transizione energetica.