Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa ha eseguito 3 misure cautelari nei confronti di altrettante persone accusate di essere i componenti di una banda della spaccata, autrice di alcuni assalti compiuti nel maggio scorso a Vittoria. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di P.F. e S.S. mentre un terzo indagato, S.S, ha l’obbligo di firma. Si tratta della conclusione dell’indagine, coordinata dal sostituto Santo Fornasier, dopo quanto avvenuto nei mesi scorsi, in pieno lockdown.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il 7 maggio , P.F. ed S.S., avrebbero tentato di impossessarsi di una Fiat Cinquecento da utilizzare come ariete per sfondare le vetrina di un negozio ma non sarebbero riusciti a portare a termine il loro piano, in quanto messi in fuga dal figlio della proprietaria dell’autovettura.
Non si sarebbero scoraggiati e così avrebbero posato le attenzioni su un altro mezzo, una Fiat Panda, ma, in questo caso, sarebbero stati capaci di prenderlo senza particolari intoppi. La spaccata contro la vetrina di un negozio di telefonia di Vittoria è andata a segno, infatti i ladri, in quell’occasione, hanno portato via il registratore di cassa.
“Inoltre, è stato ricostruito che S.S, P.F. ed S.S., dopo accurato sopralluogo, il 13 maggio si sono resi responsabili del furto di due biciclette di proprietà di un imprenditore. Al termine degli adempimenti di rito, P.F. e S.S. sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre S.S. alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria” fanno sapere dalla Questura di Ragusa.
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