Gli agenti di polizia di Vittoria hanno arrestato un uomo di 32 anni per maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni della sua ex compagna. L’indagato, dopo la fine della relazione sentimentale con la donna, avrebbe ripetutamente seguito la vittima, che, ormai, aveva perso la sua serenità.

Il cambio di abitudini

Non poteva nemmeno uscire con gli amici per godersi una serata nel segno del divertimento, perché il suo ex si sarebbe sempre appostato, facendo pesare la sua presenza. La vita della donna si è trasformata in un incubo, per cui sarebbe stata costretta a cambiare le sue abitudini per evitare di incontrare quell’uomo che sarebbe passato alle maniere forti, picchiando la vittima.

La denuncia

Messa con le spalle al muro, la donna, convinta dai parenti e dagli amici, ha deciso di presentare una denuncia al commissariato di polizia di Vittoria, al comando del dirigente Andrea Monaco, che hanno avviato le indagini. Il gip del Tribunale di Ragusa ha emesso un’ordinanza di arresto per il 32enne che è stato accompagnato nella sua abitazione ed è obbligato ad indossare il braccialetto elettronico.

Violenza sessuale a Siracusa

Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno arrestato un uomo di 37 anni, di origine nordafricana, accusato di tentata violenza sessuale, minaccia aggravata e lesioni.

La relazione sentimentale

La vittima è una donna di 30 anni, anche lei straniera, ma, secondo alcune fonti investigative, i due non erano conviventi ma avrebbero avuto una fugace relazione sentimentale. Solo che il 37enne avrebbe voluto riallacciare i rapporti con la trentenne che, a quanto pare, non avrebbe voluto affatto saperne di stare con quell’uomo, del resto, in alcune occasioni, sarebbe stato molto aggressivo con lei.

La tentata violenza a Cassibile

Sarebbe diventato ossessivo e così avrebbe provato a trovare un’occasione per avvicinare la trentenne, a Cassibile, alla periferia sud di Siracusa, ed avere un rapporto sessuale e così dopo averla incrociata in strada, nei giorni scorsi, sarebbe stato in grado di portarle con se in un anfratto per poi tentare l’abuso.