“Non esiste in atto alcuno strumento in mano alla Regione che consenta di bloccare le elezioni a Vittoria”. Lo spiega il governatore Rosario Crocetta commentando quanto sta avvenendo nella cittadina iblea travolta da un’inchiesta per voto di scambio e in cui si tornerà a votare domenica prossima per il turno di ballottaggio.

“Se le ipotesi contestate dalla Procura di Catania sul presunto voto di scambio elettorale dovessero essere accertate -ha precisato Crocetta –  agiremo di conseguenza, chiedendo l’intervento del ministero degli Interni”.

“Quando si sceglie la rissa del tutti contro tutti si determinano questioni che diventano gravissime – ha aggiunto il presidente della Regione- Mi auguro per il bene di Vittoria che tutto quanto contestato non ci sia”.

Più dura la presa di posizione dei 5Stelle che in una nota affermano che il voto di scambio politico mafioso rimane il nodo cruciale della corruzione politica”.

Gli esponenti di M5S si chiedono poi “con quale animo i cittadini di Vittoria possano votare al ballottaggio davanti ad una situazione così paradossale e assurda, comunque vada sarà eletto un sindaco sotto indagine per uno dei più gravi reati che legano politica e mafie. Chiediamo – conclude la nota – che vengano ritirati i candidati”.

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