I militari delle Fiamme Gialle di Ragusa si sono presentati stamane nella sede centrale della Banca agricola popolare di Ragusa, per acquisire documenti.
Alla base dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica, ci sarebbero diverse decine di denunce di risparmiatori. In particolare, la questione al vaglio della magistratura riguarderebbe i titoli della Banca. Dal 2016, sostengono i comitati dei risparmiatori, la Banca agricola popolare di Ragusa avrebbe posto un limite al riacquisto delle proprie azioni, motivandolo con disposizioni della Banca d’Italia. Nei giorni scorsi l’istituto ragusano aveva annunciato di essere stato convocato in audizione da parte della Commissione parlamentare sul sistema bancario e finanziario.
Il nodo è rappresentato dalle azioni della Bapr che, se negli anni scorsi, hanno portato tanti rendimenti adesso il loro valore è crollato, come del resto è capitato ad altre banche popolari. E così i risparmiatori, trovandosi con il cerino in mano, chiedono di riavere il loro denaro.
Nei giorni scorsi, il comitato Piccoli azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa ha accolto con favore l’interessamento della Commissione parlamentare d’inchiesta sui servizi bancari e finanziari, presieduta dall’onorevole Carla Ruocco.
“É oramai dal 2017 che con costanza il Comitato ha intrapreso tutte le strade possibili per portare all’attenzione delle istituzioni il grave problema del blocco della liquidità delle azioni di Bapr. Un “sequestro” che da troppi anni pesa su intere famiglie, anziani, e piccoli risparmiatori, che durante anni sono stati convinti a comprare titoli perché “liquidabili in tre giorni” spiegano dal Comitato sulla propria pagina social.
“Sono tanti per persone che hanno investito interi capitali in prodotti di alto rischio senza che fossero al corrente di quello che stava succedendo, spesso senza avere gli strumenti per capire. Sono tanti per un intero territorio che ha creduto in questa banca” aggiungono i piccoli azionisti.
In relazione all’attività di recente svolta dalla Guardia di Finanza presso la sede di Banca Agricola Popolare di Ragusa, riportata da alcuni organi di stampa, la società, nel ribadire l’assoluta correttezza e regolarità del proprio operato, sempre rispettoso dei vincoli e degli obblighi posti dalla normativa di settore, esprime il fermo convincimento che tutto sarà rapidamente chiarito.