Proseguono i controlli sui prodotti alimentari disposti dal presidente della Regione Nello Musumeci per scongiurare frodi ai danni dei consumatori in questo periodo di emergenza sanitaria. A essere stati ispezionati dagli agenti del Nucleo operativo del Corpo forestale regionale e dell’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari sono stati tutti i box dei concessionari alla vendita del mercato di Comiso, nel Ragusano. Dodici i verbali amministrativi elevati per un totale di diciassettemila euro di sanzioni.

Le contestazioni riguardano soprattutto la tracciabilità dei prodotti, per la quale sono state riscontrate gravi irregolarità. “E’ un aspetto – sottolinea il governatore Musumeci – sul quale saremo inflessibili perchè strettamente connesso alla sicurezza alimentare. La salubrità dei cibi che finiscono sulle nostre tavole deve essere assolutamente certificata e i controlli, che mirano a verificare anche la correttezza dei prezzi, saranno sempre più frequenti in ogni parte dell’Isola”.

Nei prossimi giorni le verifiche si sposteranno a Pozzallo, sempre in provincia di Ragusa, dove è previsto l’arrivo di due navi cariche di grano duro per uso alimentare. In programma un rigoroso campionamento per accertarne la qualità.

Nei giorni scorsi sono state elevate oltre cinquantamila euro di sanzioni ed è stata acquisita una mole di documentazione dai cui accertamenti potrebbero scattare nuove multe per lo stesso importo. Sono i numeri dell’operazione di controllo sui prezzi dei prodotti agroalimentari disposta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e condotta nelle nove province dell’Isola dal Nucleo operativo del Corpo forestale regionale e dall’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari che fa capo al ministero delle Politiche agricole.

Proprio per aumentare l’efficacia delle ispezioni in questo settore, a breve potrebbe essere sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare del Corpo forestale della Regione Siciliana e l’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari.

Articoli correlati