Cosa succede quando si trova un animale morto in strada? Corpi spesso straziati dalle automobili in transito o lasciati a decomporsi ai bordi della carreggiata.

La risoluzione del caso sarebbe semplice, visto che dovrebbero intervenire i Comuni provvedendo allo smaltimento ex legge. Un fatto che spesso comporta la consegna ad un inceneritore con aggravio di spese non indifferenti, specie nel caso di animali di grossa taglia.

Un recente caso è occorso all’OIPA di Ragusa, sebbene nella confinante provincia di Siracusa. A quanto sembra le segnalazioni al Comune competente non hanno prodotto effetti. Il cane è così rimasto sul bordo della strada. La rimozione, riferiscono gli animalisti, oltre che per un fatto di pietà e di decoro urbano, è dovuta anche per motivi sanitari. In aggiunta a ciò deve rilevarsi come la presenza di un animale morto potrebbe essere dovuta ad una patologia da identificare. Specie nel caso di animali da reddito, si potrebbe trattare di zoonosi, malattie, cioè, potenzialmente veicolabili all’uomo.

Nel caso in questione, il cane non veniva rimosso e l’OIPA si è così rivolta alla Prefettura che, nello stesso giorno della comunicazione, ha provveduto congiuntamente all’ASP territorialmente competente affinchè venisse portato via il corpo del povero animale probabile vittima di un incidente stradale.

In ultimo, il problema di dare una degna sepoltura ai cani o altri animali domestici che per tanti anni hanno vissuto nelle nostre case. Alcuni Comuni, si sono attrezzati con aree cimiteriali spesso date in gestione a privati. Ove questo servizio manca, ci si dove rivolgere ad una ditta specializzata che provvede allo “smaltimento”. Una fine triste che si somma al dolore della morte del proprio cane o gatto. In molti, pur violando la legge, continuano pertanto a seppellire in zone di campagna. Un comportamento vietato sulla base di serie motivazioni sanitarie.  Per questo tali iniziative vengono punite dalla legge.

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