I carabinieri di Vittoria hanno denunciato 48 genitori, tutti di Vittoria, perché non avrebbero portato i figli minorenni a scuola. Tutti quanti sono accusati di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori e per loro si aprirà un procedimento giudiziario.

I dirigenti scolastici

Le indagini, che non sono ancora concluse ed interesseranno altri istituti, hanno avuto inizio dopo alcune segnalazioni dei dirigenti scolastici,  dopo che nei registri di classe erano evidenziate delle croniche assenze di numerosi alunni. Troppi per una malattia che avrebbe colpito tutti questi studenti, gli accertamenti svolti dagli stessi carabinieri del comando provinciale di Ragusa hanno escluso che la catena di assenza fosse legata al Covid19.

Le responsabilità dei genitori

E così hanno verificato ogni singola posizione, constatando che sarebbero i loro genitori i responsabili della dispersione scolastica, che rischia, comunque, di avere effetti devastanti per l’istruzione dei figli, con conseguenze abbastanza comprensibili per il loro futuro. Il controllo è scattato in soli 3 istituti, per cui le previsioni di svelare altri casi è abbastanza concreta.

I controlli

“Proseguono i controlli dei carabinieri del comando provinciale di Ragusa nel territorio del comune di Vittoria. I militari hanno svolto un’attività di controllo presso gli istituti scolatici “primari e secondari”, al fine di verificare casi di inadempienza degli obblighi scolastici che possano, in qualche modo, poi portare alla diffusione del cosiddetto fenomeno della dispersione scolastica, considerato un vero problema sociale, che spesso sfocia nell’illegalità.  L’attività di verifica dei Carabinieri continuerà nei prossimi giorni presso altri istituti scolastici”.

I dati di Save the Children

Secondo i dati diffusi qualche anno fa dalla ong Save the children, nel report “Futuro in partenza? L’impatto delle povertà educative sull’infanzia in Italia”, emerge che il tasso di dispersione scolastica in Sicilia è pari al 24 per cento, in pratica un giovane su 4 sfugge alla scuola dell’obbligo. Altro punto dolente, secondo Save the children,  per l’infanzia in Sicilia è la mancanza di servizi pubblici. In Italia, solo il 13 per cento dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare all’asilo nido o usufruisce di altri servizi pubblici per la prima infanzia.