E’ stato arrestato dai carabinieri un 25enne tunisino per evasione degli arresti domiciliari ma per difendersi ha detto che era sceso per “comprare le sigarette e incontrare un amico”.

Torna ai domiciliari nonostante evasione

Il giovane sta scontando nella sua abitazione, a Scicli, nel Ragusano, una sentenza definitiva ma l’Autorità giudiziaria ha optato per i domiciliari, per cui resterà nella sua abitazione senza andare in carcere.

Scoperto da 2 carabinieri in borghese

Secondo quanto emerge nella ricostruzione dei militari, la vicenda si è verificata lunedì scorso: a notare il condannato sono stati due carabinieri in borghese che lo hanno individuato davanti ad un bar e così si sono presentati al suo cospetto.

La protesta a Siracusa di un sindacato di polizia

La mano morbida verso chi si rende responsabile di reati è un fenomeno in crescita, specie nel Siracusano, come denunciato dal Mosap, un sindacato di polizia. Uno dei casi più eclatanti si è verificato nei giorni scorsi quando gli agenti della Squadra mobile hanno fermato due uomini, accusati di un tentativo di incendio ai danni di un chiosco, ma al termine dell’udienza in Tribunale gli indagati sono tornati a casa, in stato di libertà.

“Capita troppo spesso” avverte il Mosap

Questi episodi stanno creando molta frustrazione tra le stesse forze dell’ordine, come ammesso dalla Fernanda Aronica. delegata regionale del Mosap, un sindacato di polizia.

“Purtroppo capita oramai, frequentemente che, pur avendo arrestato – spiega Aronica – in flagranza la persona che ha commesso un reato o a seguito di lunghe ed articolate indagini, la stessa, dopo poco meno di 48 ore, torna in libertà. Per non parlare di quelli che, nonostante siano ai domiciliari e si rendano responsabili di altri reati se non gli stessi, beneficiano, ancora una volta, degli arresti nella propria abitazione. Peraltro, basta leggere le cronache sulle testate giornalistiche per appurare quanto descritto”.

 

 

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