• Arrestati dai carabinieri gli autori di un furto per circa 10 mila euro in una tabaccheria di Modica
  • I ladri hanno incassato parte delle vincite con il gratta e vinci
  • Tracciati gli incassi in alcune rivendite di Vittoria

I carabinieri della Compagnia di Modica hanno arrestato due uomini, G.D.G. di 62 anni, e I.L. di 60 anni, di Vittoria, accusati del furto in un bar tabaccheria di Modica. Sono ai domiciliari gli indagati, come disposto dalla misura emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ragusa.

Il furto

Secondo quanto ricostruito dai militari, gli indagati, che rispondono di violazione di domicilio e furto aggravato in
concorso, avrebbero commesso il colpo nel gennaio scorso, dopo aver perforato la parete del locale con un crick. Una volta dentro, i ladri hanno portato via tagliandi gratta e vinci per 7.500 euro, nonché alcune centinaia di pacchetti di sigarette e il denaro contante contenuto nel registratore di cassa per circa 1.500 euro. Un colpo che era stato studiato in ogni dettaglio dagli autori del colpo, indicati dalle forze dell’ordine come dei veri professionisti, infatti si è scoperto che avevano delle ricetrasmittenti per comunicare senza il pericolo di essere intercettati al telefono.

La fuga

I carabinieri, in quell’occasione, avvertiti da alcune segnalazioni, erano riusciti ad intercettare un’auto con a bordo i responsabili del furto che, però, fecero perdere le loro tracce al termine di un inseguimento.  Le indagini, però, hanno consentito di individuare i numeri seriali dei biglietti sottratti alla rivendita.

Incasso tracciato

I carabinieri sono riusciti a risalire alle rivendite di Vittoria presso cui i due indagati si erano recati per gli incassi.  La collaborazione con l’amministrazione dei Monopoli è stata determinante per chiudere il cerchio attorno ai due presunti ladri. La loro responsabilità nel furto ai danni della tabaccheria di Modica ha convinto il gip ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare: i due vittoriesi, nelle prossime ore, saranno sottoposti agli interrogatori di garanzia al palazzo di giustizia di Vittoria. La prova determinante per incastrare gli indagati sono state le immagini delle telecamere di sicurezza che hanno consentito ai carabinieri della Compagnia di Modica di identificarli.

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