E’ imminente l’assemblea dei soci della Banca Agricola Popolare di Ragusa, durante la quale si ratificherà il progetto di fusione con la Banca Popolare Sant’Angelo. Dopo l’approvazione con larga maggioranza da parte dei soci della Banca Popolare Sant’Angelo, la fusione – accolta positivamente dalla Fabi, sindacato di maggioranza in entrambe le banche – darà vita ad un nuovo istituto di credito interamente siciliano. La Fabi, pur plaudendo all’iniziativa, sottolinea l’importanza di affrontare le problematiche dei dipendenti, che rappresentano il pilastro della nuova realtà.
Il progetto
“Oggi è prevista l’assemblea dei soci della Banca Agricola Popolare di Ragusa, nel corso della quale si ratificherà il progetto di fusione con la Banca Popolare Sant’Angelo”. Lo dice il coordinatore Fabi Sicilia Carmelo Raffa. “I soci della Banca Popolare Sant’Angelo, prosegue il coordinatore – che è capitanata dall’avvocato Gioacchino Amato, domenica scorsa con una maggioranza bulgara aveva approvato l’adesione alla nuova realtà bancaria che si creerà per tutta la Sicilia. Come Fabi, sindacato di maggioranza nelle due Banche, continuiamo ad esprimere un giudizio fortemente positivo perché finalmente rinascerà un Istituto di Credito tutto siciliano che contribuirà al sostegno dell’economia isolana. Nel contempo richiediamo da parte dei vertici dell’attuale Banca Agricola di non sottovalutare le problematiche dei dipendenti che rappresentano il pilastro per il futuro della nuova azienda”.
“Opportunità per costruire un futuro migliore”
“Non si possono rinviare, conclude il coordinatore Fabi Sicilia, risposte concrete su problematiche già risolte dai grandi, medi e piccoli Istituti di Credito, comprese le Banche di Credito Cooperativo”. Positivo il giudizio anche di Giuseppe Scelta, delegato della segreteria nazionale Fabi, alla trattativa. “In un contesto lavorativo in costante trasformazione come quello bancario, un accordo sindacale solido e responsabile è la via maestra per garantire il benessere collettivo dei dipendenti e favorire quella coesione indispensabile alla crescita della nuova Banca – afferma Scelta – Siederemo al tavolo negoziale con la consapevolezza che è un’opportunità per costruire un futuro migliore per tutti. Al centro di ogni ragionamento che sarà fatto al tavolo negoziale ci saranno sempre i lavoratori, il loro benessere e le loro necessità”.
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