“Sapevamo che nelle settimane scorse si era insediata al Consorzio di bonifica di Ragusa una sorta di commissione. Ho inoltrato pertanto un’istanza di accesso agli uffici regionali per conoscerne i motivi. Ebbene, oggi apprendiamo che, a seguito delle pesanti e ripetute critiche sulla gestione consortile a carico del direttore del Consorzio sollevate da un’organizzazione sindacale, la Regione ha disposto un atto ispettivo presso l’Ente al fine di verificarne la corretta gestione amministrativo-contabile”. Così la deputata M5S Ferreri.

“La cosa non mi stupisce affatto, – aggiunge – sono anni che sollevo nelle sedi opportune dubbi e riserve sulla gestione del Consorzio. Ho perso il conto di quanti atti parlamentari ispettivi ho presentato all’Ars. Ben vengano le ispezioni e ben vengano gli accertamenti, i cui esiti potranno anche portare all’attivazione della procedura di cui all’art. 20 della l.r. 45/1995, ovvero lo scioglimento o la revoca degli organi del consorzio per gravi violazioni di legge o regolamenti”.

Di recente, la parlamentare Cinquestelle, essendo venuta in possesso di documenti dai quali emerge una gestione contabile e amministrativa dell’ente alquanto “allegra”, ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti. “E penso di non fermarmi qui, – continua Ferreri – come non bastasse, gli operai del consorzio, sia a tempo indeterminato che determinato, continuano a lavorare in un clima ostile, carico di tensione, e senza percepire lo stipendio”.

In conclusione, la parlamentare segnala che la Corte d’Appello di Catania sta per pronunciarsi sulla conversione a tempo indeterminato del contratto di molti lavoratori precari del Consorzio di bonifica 9 di Catania. “Se, com’è prevedile, – conclude – la sentenza andrà in favore dei lavoratori, saremmo in presenza di un riconoscimento di un diritto che i Consorzi saranno obbligati a garantire, ovviamente con l’intervento fondamentale della Regione, che, finalmente, dovrà porre in essere la riforma tanto ostentata ma mai attuata dei Consorzi”.