79 dei 450 migranti tratti in salvo dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza sono stati trasferiti al porto di Pozzallo dove si sono già concluse le operazioni di sbarco.

Senza cibo e acqua

Le condizioni degli stranieri erano precarie perché per parecchie ore sono rimasti senza acqua e cibo: si trovavano, secondo le prime ricostruzione degli inquirenti, a bordo di un peschereccio a circa 50 miglia al largo di Portopalo di Capo Passero. Gli altri migranti sono stati divisi in gruppi e viaggiano verso altri porti della Sicilia orientale: circa 200 a Catania, una cinquantina ad Augusta e un centinaio a Messina.

Migranti dirottati in altri porti

I migranti fatti sbarcare a Pozzallo sono tutti uomini, di cui 4 minori. Le nazionalità di provenienza sono Bangladesh, Siria, Egitto e Pakistan, oltre a un ragazzo etiope.

Naufragio a Lampedusa

Ieri mattina si è verificato un naufragio al largo di Lampedusa: vi sono sei dispersi, tra cui un bambino di due anni. I superstiti sbarcati sono 31 e sull’imbarcazione viaggiava anche la salma di una donna, madre del bambino disperso. L’imbarcazione era partita da Sfax, in Tunisia, e ha cominciato a imbarcare acqua fin quando è affondata. Tra le persone ospedalizzate vi sono un cardiopatico e una donna incinta di quattro mesi.

Un’altra tragedia

Tre giorni fa un’altra tragedia del mare: un barcone carico di migranti si era ribaltato sempre al largo dell’isola, in 40 erano stati tratti in salvo, tre i dispersi secondo le testimonianze dei superstiti. L’imbarcazione si era ribaltata quando si era avvicinata la motovedetta e i migranti si erano spostati su un lato.