I carabinieri della stazione di Ragusa Ibla, su ordinanza emessa dal GIP del tribunale di Ragusa, hanno eseguito il sequestro preventivo di 3200 euro nella disponibilità di una quarantaquattrenne ragusana.
L’indagine dei carabinieri
A conclusone di un’indagine terminata lo scorso ottobre, i militari avevano denunciato quattro ragusani per indebita percezione del reddito di cittadinanza e truffa aggravata.
Vive con la madre, non da sola
Tra i denunciati c’era la donna, che, secondo la tesi degli inquirenti, aveva eluso il sistema dichiarando una residenza anagrafica fittizia, figurando come se vivesse da sola, nonostante invece, convivesse con la madre anziana, riuscendo così ad abbattere l’indicatore della situazione economica equivalente in maniera tale da accedere al reddito.
Sequestro soldi e carta del RdC
I militari di Ibla sono riusciti a recuperare l’intera somma percepita indebitamente e a porre sotto sequestro anche la carta del reddito di cittadinanza in uso all’indagata.
Un caso nel Trapanese
Nel Trapanese, un uomo è stato denunciato per avere preso per anni, in modo illegittimo, il reddito di cittadinanza. Da una serie di accertamenti, eseguiti dai militari, sarebbe emerso che l’uomo avrebbe richiesto il beneficio omettendo di comunicare la sussistenza di preesistenti cause impeditive quali misure cautelari in atto e/o stati detentivi.
Ha guadagnato 11.500 euro
In particolare non avrebbe comunicato le condanne subite nei 10 anni precedenti e la presenza in famiglia di un familiare sottoposto a misura cautelare. Dalla concessione del sostegno economico avrebbe per tanto indebitamente percepito circa 11.500 euro.
La protesta a Roma dei percettori
Difendere il reddito di cittadinanza, e per farlo affrontati quasi mille chilometri e 12 ore in autobus. E’ il viaggio dei disoccupati palermitani dalla Sicilia a Roma. Questa mattina hanno manifestato a piazza dei Santi Apostoli, vicino alla prefettura. Da quando il governo Meloni ha annunciato e poi approvato l’abolizione del reddito di cittadinanza è partita la mobilitazione a Palermo. Dopo diversi presidi e nessuna risposta da parte del governo siciliano, un gruppo di disoccupati è andato a bussare direttamente alle porte dei palazzi di Roma.
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