PALERMO (ITALPRESS) – Una delle missioni lanciate dalla Commissione europea e raccolte dall’Università di Palermo riguarda la sostenibilità in tutte le sue declinazioni: una di queste coinvolge la tutela delle acque attraverso ricerca, innovazione, impegno di cittadini e istituzioni e investimenti nella blue economy. L’evento tenutosi a Palazzo Steri, intitolato ‘Sinergie e impatti per una regione e le sue isole che sostengono Mission Ocean and Waters’, ha costituito proprio un momento di dialogo tra attori istituzionali pubblici e privati, con l’obiettivo di definire strategie per la salvaguardia delle acque e la ricerca nel bacino del Mediterraneo; presenti tra gli altri il rettore Massimo Midiri, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e (da remoto) l’assessore regionale all’Ambiente Elena Pagana.
Midiri ribadisce come l’Università creda fortemente “in temi come sostenibilità e transizione ecologica: oggi la Commissione europea ci chiede un ruolo di interfaccia con il territorio e i suoi enti per trasmettere le innovazioni tecnologiche a livello periferico, ma dai tavoli di studio bisogna passare ad azioni reali per la salvaguardia dell’ambiente. Questo comporta due aspetti fondamentali, ovvero incremento nella ricerca del settore e nuove possibilità di lavoro per gli studenti”.
Il tutto, aggiunge il rettore, senza mai distaccarsi dalla missione di portare l’ateneo di Palermo al centro del Mediterraneo, “come hub di contatto tra Europa e Nord Africa: sarebbe estremamente importante per l’economia del territorio e per i settori strategici legati all’ambiente”.
Lagalla sottolinea come un evento del genere sia fondamentale per affrontare il tema del mare senza rischiare “di essere incompleti o banali. Il mare, tra le altre cose, deve essere pensato nell’ottica di generare ricchezza: sarebbe piuttosto suicida pensare la protezione ambientale in termini vincolanti, come sta avvenendo in alcuni frangenti a livello europeo. Le alleanze con le istituzioni e con i mondi scientifico ed economico-produttivo sono fondamentali, ma non possiamo fare scelte strategiche se non ragioniamo in termini di sostenibilità”. A proposito di azioni sostenibili che coinvolgono il mare, il primo cittadino rivendica come “sulla salvaguardia della costa sud abbiamo impegnato 60 milioni di euro circa e ci sono altri interventi programmati sulle frazioni balneari della città”.
Pagana sottolinea come a livello regionale alcuni risultati siano già stati raggiunti, ma il lavoro è tutt’altro che finito: “Con l’agenda 2030 messa al centro della nostra attività di governo la Sicilia ha ritrovato centralità nel Mediterraneo e si dimostra in grado di portare avanti missioni delicate: uno degli obiettivi della strategia regionale di sviluppo sostenibile riguarda proprio la tutela dei mari e degli oceani, soprattutto in termini di prosperità economica”.

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