PALERMO (ITALPRESS) – L’autonomia differenziata “è una scommessa a spendere meglio. La mia esperienza è che le risorse per il Sud ci sono, ma fatica a spenderle”. Lo dice in un’intervista a Libero Quotidiano il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“Una settimana fa abbiamo siglato un accordo di programma con il governo per i Fondi sociali di coesione: 6 miliardi e 800 milioni, di cui 1 miliardo e 300 milioni al ponte sullo Stretto, il resto distribuito su vari progetti – prosegue -. Ma la scommessa è spenderli. Il Mezzogiorno si distingue per non riuscire a utilizzare i fondi. Le risorse si perdono perchè le procedure sono complesse, farraginose, la pubblica amministrazione non ce la fa”.
La riforma “spingerà il Mezzogiorno ad essere più efficiente, a non piangersi addosso – aggiunge il presidente della Regione Siciliana -. Nessun partito di maggioranza vuole dividere il Paese. Peraltro secondo gli ultimi dati dello Svimez, il Sud è cresciuto più del Nord. C’è un Sud che ha voglia di farcela”.
“L’opposizione dovrebbe ricordare che questa legge dà attuazione alla riforma del Titolo V, approvata nel gennaio 2001 dal centrosinistra con 3 voti di maggioranza – afferma Schifani -. Fu quella riforma a introdurre il principio dell’Autonomia in Costituzione, modificando l’articolo 116 e prevedendo che le regioni possano chiedere competenze diverse da quelle che hanno ora”.
“Viene garantito il principio che disciplina i Livelli essenziali delle Prestazioni, così che è assicurato che le prestazioni siano omogenee e paritarie – prosegue -. Nessuna regione può essere svantaggiata, per un motivo semplice: finchè non si individuano non solo i Lep ma anche le risorse per realizzarli, nessuna riforma entrera in vigore. Se non ci sono i soldi per i Lep, non si può attuare la riforma”.
E sulle differenze di vedute sull’autonomia con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, Schifani spiega: “C’è stato un dibattito all’interno del nostro partito. Forza Italia è stata protagonista di varie modifiche, a cominciare dall’individuazione dei Lep. Ognuno può avere le proprie idee, ma si tratta di attuare un percorso nel quale Fi ha creduto. La competizione tra Nord e Sud pud essere uno stimolo per il Sud, per renderlo più efficiente”.
Alla domanda se sia sicuro che il Sud non ci rimetterà, il governatore siciliano risponde così: “Vigileremo, ma siamo fiduciosi che il percorso parlamentare e di governo sara attento a evitare diseguaglianze e che le intese non potranno pregiudicare l’entità delle risorse delle regioni che non si avvarranno di queste competenze, perchè restano misure perequative proprio per evitare la divisione del Paese”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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