PALERMO (ITALPRESS) – Dalle tenebre alla speranza. Un viaggio che dura da quattrocento anni quello rituale del Festino di Santa Rosalia, patrona di Palermo e dei palermitani che, secondo il mito, salvò la città dalla peste del 1624. Quattrocento anni dopo, per l’appunto, è più viva che mai la celebrazione della Santa e del miracolo, che vengono festeggiati con un sempre maggiore trasporto da parte dei cittadini, così come dalla stessa organizzazione dell’evento. “Questo quattrocentesimo Festino è stato dedicato al bello”, ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma del Festino tenutasi presso il palazzo Arcivescovile, sottolineando come proprio il bello “aiuti a spingere ulteriormente e a potenziare ogni messaggio”. Un vero e proprio spettacolo itinerante diretto al mare quello che, la sera del prossimo 14 luglio, coinvolgerà la zona del centro storico, dalla Cattedrale ai Quattro Canti, passando per Palazzo dei Normanni e Porta Felice. “Sarà un Festino che i palermitani e i turisti ricorderanno per sempre – prosegue ancora Lagalla -. L’amministrazione comunale ha il dovere di mettersi a servizio della comunità. Con questo leale spirito di servizio dovrà operare in favore di essa, premiando il merito, stigmatizzando gli eccessi, prevenendo i pericoli, perseguendo i reati e fissando le regole”.
L’auspicio più grande per questo quarto centenario sembrerebbe essere quello di un “rinnovamento della città, delle sue condizioni di vita e di lavoro, con un esercizio dei diritti e il riconoscimento dei doveri fondamentali”, commenta successivamente il primo cittadino, il tutto all’insegna del divertimento, ma soprattutto della sicurezza e della diffusione mediatica, con alcune importanti novità sciorinate dallo stesso Lagalla: “E’ stato definito un piano proposto dagli organizzatori, studiato in modo tale che il divertimento possa restare tale. Abbiamo assicurato copertura e riprese continue, il cui segnale – conferma – sarà dato a tutte le emittenti del territorio. Questo consentirà a tutti di poter seguire, tramite radio, tv e streaming, ogni fase del corteo. Oggi firmerò le ordinanze di rito sul divieto di uso del vetro e di tutto ciò che può costituire pericolo nel corso del corteo, così come – ha evidenziato fortemente Lagalla – firmerò un avviso perchè tutti coloro che dispongono di balconi sulla via del Cassaro e sui Quattro Canti non vadano ad affollare i balconi stessi oltre le misure di tollerabile sicurezza, con un aggravio di responsabilità per il semplice fatto che ciò rappresenterà oggetto di avviso da parte del comune”.
Un programma regolamentato a dovere ma che sarà realizzato in nome della tradizione e della creatività, come anche confermato dal vicesindaco e assessore comunale alla Cultura, Giampiero Cannella: “L’offerta di Palermo, incentrata sulla figura della Santa, sarà fortemente arricchita, con tante manifestazioni in atto e organizzazioni autonome che produrranno diverse iniziative per la città – ha affermato Cannella -. Il turista scoprirà così un altro lato di Palermo, con una profonda religiosità che ha in monte Pellegrino una sorta di luogo iconico”. Carattere iconico intrinseco anche e soprattuto nella stessa figura della Santa, “nell’energia grazie alla quale Santa Rosalia è riuscita a liberare la città dalla peste”, esorta infine l’arcivescovo Corrado Lorefice. “Questa stessa energia – conclude – deve essere contagiosa per tutti i cittadini, che hanno il privilegio ma anche il dovere di vivere Palermo nel modo più onorevole possibile. Questa è la sfida che viene posta a tutti coloro i quali abitano la nostra casa comune”.
– Foto: Ufficio stampa Comune di Palermo –
(ITALPRESS).
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