PALERMO (ITALPRESS) – Una rete di collaborazione tra il Policlinico, il CRT Sicilia, l’Università degli studi di Palermo, la Scuola di medicina, l’ISMETT, l’ERSU e il Comune di Palermo coinvolgendo anche l’Ambulatorio medico universitario, e l’Ordine dei medici per promuovere azioni di sensibilizzazione sulla donazione di organi. Si è insediato al Policlinico, promotore dell’iniziativa, il tavolo tecnico che dovrà redigere il progetto. Ne fanno parte il Coordinatore regionale del CRT Giorgio Battaglia, il Presidente della Scuola di Medicina, Marcello Ciaccio, il direttore della radiodiagnostica dell’Azienda ospedaliera universitaria, Giuseppe Bracantelli, delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, il fondatore della Samot Giorgio Trizzino, delegato dal Sindaco del Comune di Palermo, Dario Matranga, redattore capo dell’ ERSU di Palermo, Marcello Mezzatesta, responsabile dell’Ambulatorio medico universitario, Antonella Caradonna, delegata dell’ Ordine dei medici di Palermo, Maurizio Raineri, direttore dell’unità operativa di terapia Intensiva post operatoria e neurorianimazione del “Paolo Giaccone”, Tiziana Lenzo, ufficio stampa dell’azienda ospedaliera universitaria, Elena Massihnia, psicologa del CRT in servizio presso la rianimazione del Policlinico, e per ISMETT Serena Pizzo, responsabile dell’Ufficio Stampa e Gaetano Burgio, responsabile dell’unità operativa di Anestesia e sala operatoria.
Ad aprire i lavori è stato il Commissario del Policlinico Salvatore Iacolino: “La sensibilizzazione dei cittadini sul tema della donazione – ha sottolineato – rappresenta un fattore strategico per incentivare le donazioni e salvare tante vite umane. Tutte le istituzioni che fanno parte del tavolo elaboreranno le proposte operative sulla base di uno schema di progetto ideato dal Policlinico ed entro il 31 marzo realizzeremo la prima iniziativa, coinvolgendo, altresì, le scuole e le Associazioni di volontariato”.
La Sicilia, è stato ricordato, è agli ultimi posti nella classifica nazionale con appena 11 donatori per milione di abitanti, ben sotto la media nazionale stimata a quota 24 e una percentuale di opposizione del 43% contro il 26% delle regioni più virtuose come la Toscana. Tra le ragioni del no alla donazione vi sono poca informazione, diffidenza verso la sanità siciliana, problemi organizzativi nelle rianimazioni e nelle terapie intensive.
Dal primo gennaio al 6 marzo 2023, è stato sottolineato, i potenziali donatori segnalati dalle rianimazioni siciliane sono stati 31, di questi 15 procurati, 13 effettivi, e 15 le opposizioni. Nell’AOUP è stata registrata 1 segnalazione con opposizione. Nel 2022 le segnalazioni sono state 126, i donatori procurati 62, gli effettivi 61, le opposizioni 50.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà registrate negli uffici anagrafe dei Comuni siciliani, alla data del 6 marzo, sono 962.614, di queste 562.227 (58,4 per cento) sono di consenso e 400.387 (41,6 per cento) di opposizione.
Alla luce di questi dati, è stato spiegato, appare di estrema importanza aumentare la consapevolezza non solo nella popolazione generale, ma anche tra i professionisti della sanità, e il personale preposto agli uffici anagrafe dei comuni siciliani.
All’interno dell’azienda ospedaliera universitaria sarà istituito, d’intesa con l’URP, uno “Sportello per i Trapianti”, luogo di informazione sull’argomento per i cittadini, gli studenti e gli operatori sanitari, che potranno anche sottoscrivere le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti.
foto ufficio stampa Policlinico Palermo, da sinistra Marcello Mezzatesta, Giuseppe Brancatelli, Elena Masshnia, Maurizio Raineri, Antonella Caradonna, Giorgio Battaglia, Salvatore Iacolino, Tiziana Lenzo, Dario Matranga
(ITALPRESS).
Commenta con Facebook