PALERMO (ITALPRESS) – Una nuova “stanza tutta per sè” è stata inaugurata, nella caserma dei carabinieri di Cefalù, in provincia di Palermo. La stanza è solo l’ultima, in ordine di tempo, di “stanze” di questo tipo, realizzate nelle caserme dell’Arma dei carabinieri in Sicilia. In tutto sono 16: ad Agrigento, Gela, Niscemi, Caltanissetta, Catania, Enna, Milazzo, Messina, Palermo Oreto, Palermo Piazza Verdi, Cefalù, Ragusa Ibla, Scicli, Siracusa Principale, Noto e infine Trapani.
I maltrattamenti di cui le donne sempre più frequentemente sono vittime rappresentano l’aspetto più drammatico e preoccupante della sopraffazione e della discriminazione nei loro confronti, che negli ultimi anni ha visto per contro crescere la sensibilità verso il fenomeno. I luoghi e le modalità con cui si sviluppano le disparità e le sopraffazioni è molto ampio e purtroppo l’ambiente familiare è una sede in cui ancora troppe donne e minori, invece di trovarsi in un posto sicuro, vivono in un luogo ove si perpetrano atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni e sofferenze di natura fisica, psicologica, sessuale o economica.
Per tali ragioni, da diversi anni, l’Arma dei Carabinieri ha intrapreso un percorso di contrasto alla violenza di genere che vede interventi di prevenzione e sensibilizzazione a livello sociale, in parallelo alla creazione di una rete di servizi assistenziali e di supporto alle vittime e, soprattutto, in armonia con il nuovo modello normativo del legislatore rappresentato dalla legge 69 del 19 luglio 2019, meglio nota come Codice Rosso.
Sotto il profilo delle attività per la prevenzione e al contrasto di questo odioso fenomeno, i Carabinieri di Sicilia, attraverso il progetto di “Una stanza tutta per sè”, hanno realizzato con la “Soroptimist International d’Italia” in tutte le province dell’Isola le 16 “stanze” adibite alle audizioni protette, utilizzate per sostenere le vittime nel delicato frangente della denuncia di violenze e abusi subiti. La realizzazione di tali spazi dedicati favorisce l’emersione di reati così odiosi che solo attraverso la denuncia possono essere efficacemente affrontati e risolti. L’impegno dell’Arma nel settore si è inoltre realizzato nella costituzione, presso i Comandi Provinciali Carabinieri dell’Isola, della “Rete Antiviolenza Carabinieri”, di cui fa parte personale altamente specializzato, che affianca i colleghi delle Stazioni territoriali nel difficile percorso finalizzato a individuare gli autori di tali reati.
Spesso, infatti, è proprio compito degli operatori di base il sapere subito riconoscere le situazioni più gravi e intervenire, sostenendo adeguatamente le vittime. Il personale appartenente alla “Rete Antiviolenza” è appositamente addestrato presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, centro di alta qualificazione del Comando Generale dell’Arma, dove vengono svolti corsi di formazione in materia di violenza di genere, nella consapevolezza che oggi i dati statistici testimoniano la gravità di un fenomeno in incremento su cui occorre continuare ad intervenire anche in ambito preventivo.
L’obiettivo dei carabinieri di Sicilia, dunque, è quello di perseverare nelle azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno, oltre che con l’irrinunciabile azione di rete con il mondo delle istituzioni e delle associazioni, di favorire la crescita culturale e il ripudio di ogni forma di violenza e di discriminazione.
(ITALPRESS).
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