Un numero cospicuo di multe emesse dalla Polizia municipale di Siracusa per abbandono di rifiuti si sono risolte con la condanna del Comune al pagamento delle spese. Lo affermano gli esponenti del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri che paventano altri esborsi da parte dell’amministrazione comunale visto che sono pendenti altri ricorsi.
Trasgressori non identificati
Secondo quanto sostenuto dai rappresentati di Fratelli d’Italia, nelle sentenze “è stato ribadito il principio della responsabilità personale dell’illecito, in base al quale occorre che sia identificato il trasgressore” e nei casi finiti al palazzo di giustizia non si sarebbe verificato questo presupposto.
“Altri danni erariali per il Comune”
“Temiamo che questo atteggiamento vessatorio abbia determinato un grave danno alle casse erariali del Comune di Siracusa che, versosimilmente, non solo non ha incassato molte delle multe elevate, ma ha dovuto persino pagare le spese di tutti i procedimenti le cui sentenze non ci risultano tra l’altro appellate. E ricordiamo che le casse erariali sono le casse di tutti noi cittadini e contribuenti” spiegano Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri.
Accesso agli atti
I due rappresentanti del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia anticipano che presenteranno una richiesta di accesso agli atti al Comune di Siracusa
“Nei prossimi giorni, proprio per comprendere i termini della vicenda, presenteremo – dicono Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri, esponenti di Fratelli d’Italia – apposita istanza di accesso agli atti per conoscere il numero delle multe elevate in forza dell’anzidetta ordinanza, di quelle incassate e i relativi importi, di quelle impugnate e l’importo delle spese legali complessivamente sostenute in conseguenza dei procedimenti di impugnazione”
“Ci auguriamo che almeno le spese legali siano state corrisposte nei termini di legge dei 120 giorni dalla notifica della sentenza, evitando il sovraccarico delle spese legali dell’atto di precetto” concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri.
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