Ad accorgersi per primi di un accampamento nell’area del cimitero di Siracusa sono stati i titolari dei negozi di fiori. A seguire, i tanti familiari dei defunti che si sono recati al camposanto per rendere omaggio ai parenti scomparsi.
L’indignazione dei parenti dei defunti
“E’ una vergogna – racconta una donna a BlogSicilia – che ci sia questa sorta di tendopoli montata in un luogo sacro dove riposano i nostri defunti. Non capisco davvero come sia possibile e soprattutto che ancora non sia stato fatto nulla per smontare quello scempio. Abbiamo anche visto dei rifiuti attorno all’area dell’accampamento e con il caldo che imperversa la situazione, sotto l’aspetto sanitario, rischia di degenerare”. Non è ancora chiaro chi abbia realizzato l’accampamento e chi sono i suoi occupanti.
Sporcizia attorno alla tendopoli
Sono ben in evidenza i panni stesi, segno che da almeno un giorno questa tendopoli è presente ma oltre a questo si sono visti cumuli di immondizia prodotti dai “residenti” dell’accampamento. Un fioraio racconta a BlogSicilia “che stamane sono stati portati via dei rifiuti” ma resta altissima l’indignazione per quanto sta accadendo nell’area del cimitero.
Cimitero ormai insicuro
Nelle settimane scorse, all’interno del cimitero di Siracusa, si è verificato un episodio inquietante, sfociato in alcuni colpi di fucile contro la macchina del delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, stretto collaboratore del sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Indagini su intimidazione
Le indagini sono condotte dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al comando del dirigente Gabriele Presti, e sono in corso le ricerche per provare ad identificare l’autore dell’intimidazione. Gli inquirenti stanno verificando se ci sono testimoni, d’altra parte un uomo con un fucile da caccia non è che passa inosservato. Ma sulle ragioni che hanno spinto qualcuno a lanciare quel messaggio non ci sono ancora certezze, di certo al setaccio c’è l’attività amministrativa del delegato di quartiere.
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