Sanzioni per oltre 200 mila euro

Agenzie di scommesse on line abusive, blitz della polizia (VIDEO)

Giocavano pure dei minorenni in una sala scommesse on line abusiva, come hanno accertato gli agenti di polizia di Siracusa che hanno indagato in Procura il titolare del locale. La sua clientela, quasi ogni giorno, faceva la sua puntata su un evento sportivo. C’era chi preferiva giocarsi i soldi nei campionati di calcio, italiani e stranieri, altri, invece, che optavano per discipline diverse.

I controlli, scattati a Siracusa, hanno interessato altre attività commerciali,  in particolare internet point che, però, erano dei veri centri per scommesse on line. Al termine degli accertamenti, gli inquirenti hanno emesso sanzioni molto salate, per un importo complessivo pari a 200 mila euro mentre sono 4 le postazioni abusive sequestrate.

Non è  stata una verifica casuale, o a campione, perché gli agenti di polizia, nelle settimane scorse, avevano ricevuto delle segnalazioni in merito a queste attività.

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L’ispezione, disposta dal questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, rientra anche nel piano per contrastare il fenomeno della ludopatia che, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale. Di recente, è stato sottoscritto un protocollo tra l’azienda sanitaria ed il comando provinciale dei carabinieri per provare a dare una mano alle persone vittime del demone del gioco.

In questa trappola, secondo alcune informazioni delle forze dell’ordine, cadono giovani, tra cui tanti disoccupati, che sperperano quei pochi soldi in tasca per tentare la fortuna.

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“Gli agenti della Divisione di polizia amministrativa – spiega il questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo -e sociale della Questura, insieme a personale della Squadra mobile e dell’Agenzia dei monopoli, hanno effettuato i controlli presso alcuni esercizi commerciali – internet point e sale giochi, nell’ambito di un’azione di contrasto al gioco illegale e per la tutela dei minori che spesso frequentano dei locali pubblici che ufficialmente offrono servizi internet ma invece nascondono una vera e propria attività di raccolta abusiva di scommesse, come in effetti è stato accertato”

 

 

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