Nuova aggressione nel carcere di Cavadonna, a Siracusa, ai danni di un agente di Polizia penitenziaria. Secondo quanto denunciato dalla Fp Cgil, un detenuto, di origine straniera, ha scagliato un personal computer contro la vittima, un vice ispettore, costretto a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale che gli hanno diagnosticato un trauma facciale, escoriazioni al gomito ed una ferita al gomito con una prognosi di dieci giorni.

L’ultima aggressione

Nelle ore scorse, un altro detenuto straniero ha ferito al viso con una lametta un agente penitenziario in servizio nel carcere di Siracusa.

“Ormai alla casa circondariale di Siracusa – ma non solo – è sempre più ricorrente l’atteggiamento aggressivo da parte di detenuti consapevoli – spiega il coordinatore provinciale dalla Fp Cgil Siracusa Argentino – che non subiranno serie conseguenze, se non eventuali procedimenti penali che, con i tempi della giustizia sono hanno esito quantomeno incerto, e che utilizzano l’aggressione come arma intimidatoria per sovvertire uno stato di diritto e minare il sistema di sicurezza”.

La denuncia della Fp Cgil

La Cgil spinge perché si prendano provvedimenti in caso di altre aggressioni nei confronti degli agenti di Polizia penitenziaria

“Quando un detenuto aggredisce fisicamente un agente, è come se aggredisse le istituzioni, l’amministrazione penitenziaria ed il Governo, che purtroppo non stanno dando quelle risposte di rigore che sono state sbandierate; le aggressioni passano oramai quasi inosservate, mettendo in serio pericolo la tenuta stessa dell’ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari e del personale che vi opera” spiega il coordinatore provinciale dalla Fp Cgil Siracusa Argentino.

Manca personale

“Gravissima mancanza di personale, inadeguati strumenti di pronto intervento, mancanza – prosegue il sindacalista – di regole certe su come intervenire in simili situazioni di criticità, assordante silenzio delle Istituzioni, fanno sì che il sistema penitenziario invece di rieducare il detenuto, rilevi una resa delle istituzioni nei confronti di chi alimenta una spirale di violenza senza precedenti”

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