i sindacati chiedono anche la sostituzione della direzione del penitenziario

Le aggressioni nel carcere di Augusta, “sono troppe, vengano ispettori ministeriali”

  • Lettera dei sindacati al Dap dopo le continue aggressioni ai danni degli agenti
  • L’ultima violenza due giorni fa commessa da un detenuto
  • Chiesto l’invio degli ispettori
  • Ribadita la richiesta di sostituzione al vertice del carcere

Sono ormai tante le aggressioni nel carcere di Augusta ai danni degli agenti di Polizia penitenziari da parte dei detenuti. I sindacati chiedono al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), interventi urgenti, tra cui l’invio degli ispettori del ministero. L’ultima violenza è avvenuta due giorni fa ai danni di un assistente capo che ha rimediato 20 giorni di prognosi

“Subito gli ispettori”

“Non si può consentire che i servitori dello Stato – scrivono ai vertici del Dap Argento (Uspp), Scarso (Cisl), Di Carlo (Cnpp), Argentino (Cgil) e Bongiovanni (Sippe) –   vengano impunemente aggrediti, aggressioni che, ad Augusta si susseguono da oltre 6 mesi. Siamo a chiederle l’invio urgente degli Ispettori Ministeriali per valutare le criticità che alla Casa Reclusione di Augusta danno spazio a qualche detenuto convinto che presso questo istituto si possa aggredire il personale di Polizia Penitenziaria senza pagarne pesantemente le conseguenze”.

“Cambio al vertice”

“Abbiamo anche chiesto l’avvicendamento della autorità dirigente di questa struttura dopo aver più volte denunciato alle Autorità superiori le gravi condotte antisindacali. La tensione è ormai altissima e nessuno può esimersi di intervenire nell’immediatezza per ripristinare il giusto rapporto di sicurezza e trasparenza della sede di Augusta” scrivono ai vertici del Dap Argento (Uspp), Scarso (Cisl), Di Carlo (Cnpp), Argentino (Cgil) e Bongiovanni (Sippe).

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Sicurezza per gli agenti

I sindacati chiedono al Dap maggiori strumenti di difesa, alla luce di queste continue aggressioni. “Si ribadisce la necessità di fornire al personale di adeguati sistemi di contenimento, strumenti che consentono alla Polizia Penitenziaria di poter intervenire in sicurezza e nel rispetto delle leggi, senza rischiare di incappare nel reato di tortura per chi dà un apporto su questo tipo di evento critico come le aggressioni” spiegano Argento (Uspp), Scarso (Cisl), Di Carlo (Cnpp), Argentino (Cgil) e Bongiovanni (Sippe).

La protesta

I sindacati, nella lettera al Dap, hanno anche preannunciato una manifestazione di protesta con un sit in davanti all’ingresso del penitenziario.

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