- Prosegue il lavoro della Protezione civile per liberare case e strade dall’acqua
- Le zone più colpite sono la Fanusa e l’Arenella
- Liberati dagli arbusti dei canali rimasti otturati
- Ma resta il problema delle costruzioni abusive che hanno bloccato altri canali
Sono stati liberati con le ruspe i canali, artificiali e naturali, ricavati nelle zone balneari tra la Fanusa e l’Arenella, a sud di Siracusa, la cui otturazione, causata dagli alberi caduti e dalle erbacce, è stata tra le principali ragioni degli allagamenti.
Emergenza continua
Il personale della Protezione civile, coordinato dall’assessore Sergio Imbrò, ha lavorato anche questa notte per liberare le strade e le case dall’acqua. “L’emergenza non è ancora finita – dice a BlogSicilia Imbrò – ci sono ancora zone allagate ma stiamo facendo il possibile per aiutare le persone. Abbiamo usato delle torri faro per consentirci di intervenire con la luce, di certo il lavoro non è affatto finito”.
Canali occupati dal cemento
I canali non sono stati ostruiti solo dagli arbusti, ce ne sono altri, come confermato dall’assessore alla Protezione civile, “soffocati” dal cemento. Del resto, una grossa fetta delle abitazioni realizzate a partire dagli anni 70 sono state edificate in modo abusivo, per cui l’effetto vasca da bagno che si è creato in questi giorni, per via del maltempo, non è che abbia sorpreso più di tanto l’amministrazione comunale.
Il piano del Comune
“Abbiamo un piano per il ripristino dei canali – dice a BlogSicilia l’assessore alla Protezione civile di Siracusa, Sergio Imbrò – e contiamo di poterlo portare a termine per impedire altre situazioni spiacevoli”. Il piano prevede degli interventi “semplici” ma andare a liberare i canali ostruiti dal cemento è operazione di difficile soluzione.
I precedenti
Non è certo la prima volta che le zone balneari siano vittime di allagamenti. Tutte le volte che vi sono piogge le strade si coprono di acqua ma le abbondanti precipitazioni provocate dal ciclone Apollo hanno esasperato una condizioni precaria. Le colate di cemento, che arrivano fino al mare, hanno praticamente distrutto i litorali siracusani, creando un dissesto idrogeologico senza precedenti.
“Lavoriamo senza sosta” dice il sindaco
“Si lavora senza sosta, notte e dí, per aiutare le famiglie maggiormente colpite dagli effetti del ciclone” ha commentato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
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