• Convalidati gli arresti del gruppo accusato di detenzione di armi e traffico di droga
  • Uno degli indagati, indicato come il leader, ha negato le accuse
  • Il giovane è stato trasferito in carcere, gli altri 3 ai domiciliari

Il gup del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha convalidato gli arresti nei confronti di Gianclaudio Assenza, 25 anniFrancesco Giliberto, 28 anni, Claudio Violante, 59 anni, e Giuseppina Quadarella, 33 anni,  accusati di detenzione in concorso di armi clandestine e di sostanze stupefacenti.

“Non c’entro nulla”

Nel corso dell’interrogatorio, al palazzo di giustizia di Siracusa, Assenza, l’unico dei 4 in carcere, ha respinto le accuse di avere nella sua disponibilità le armi, 4 pistole, e la droga, 50 grammi circa di cocaina e oltre 130 grammi di marijuana, mentre, per quanto concerne gli appunti trovati dai carabinieri, per i quali indicherebbero la contabilità nella gestione del traffico di stupefacenti, Assenza avrebbe detto che sono cose vecchie.

Giliberto, interrogato come gli altri, avrebbe ammesso alcune circostanze. Al termine dell’udienza, il  25enne è stato accompagnato in cella, i 3, invece, ai domiciliari. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giorgio D’Angelo e Matilde Lipari.

Le case occupate

Le indagini hanno permesso di appurare che “i locali disabitati ed adibiti a deposito di droga da parte dei 4 coinvolti erano stati occupati senza il consenso dei legittimi proprietari, i quali di fatto erano stati da tempo privati della loro proprietà ed impossibilitati ad accedervi in quanto il gruppo se ne era impossessato apponendo una robusta porta” spiegano dal comando provinciale. La porta è stata abbattuta con l’aiuto dei vigili del fuoco.

Le denunce

Inoltre, nella casa del giovane è stato sequestrato  un mega schermo collegato ad un sofisticato impianto di videosorveglianza che gli avrebbe dato modo di controllare i movimenti esterni alla sua abitazione.

Le indagini hanno avuto inizio dopo le tante segnalazioni arrivate al comando provinciale dei carabinieri da parte dei residenti della zona, in particolare i proprietari della case a cui sarebbe stata tolta la disponibilità dell’uso avrebbero mostrato tutta la loro insofferenza.

 

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