Le cessioni di droga, spesso, sarebbero avvenute sotto l’abitazione di uno degli indagati, finiti nell’operazione dei carabinieri che hanno alzato un velo su un presunto traffico di stupefacenti ed armi concentrato soprattutto a Cassibile, frazione a sud di Siracusa.

I nomi degli indagati

Sono sei le persone che sono state raggiunte dalle misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, su richiesta dei magistrati della Procura di Siracusa.

E’ stato disposto il carcere per Sebastiano Tanasi, 33 anni; domiciliari per Sebastiano Gesuè Valenti, 26 anni, Simone Guarino, 20 anni; Santi Russo, 22 anni; obbligo di dimora a Cassibile per Alessia Gulino, 35 anni, ed a Canicattini Bagni, Floriana Di Luciano, 25 anni. Tra gli indagati c’è un altro uomo che, però, è deceduto.

I ruoli nella gang

Secondo quanto emerge dalle indagini dei carabinieri il ruolo di leader lo avrebbe avuto Tanasi che avrebbe organizzato l’approvvigionamento e l’organizzazione dello spaccio, inoltre sarebbe stato lui a gestire la contabilità legati ai proventi del presunto commercio di stupefacenti, tra cui cocaina, hashish e marijuana. Tanasi, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe avuto dei fidati collaboratori, identificati in Valenti e Russo, che, però, si sarebbero ritagliati anche il ruolo di spacciatori,  mentre gli altri sarebbero stati dei semplici pusher.

Le indagini

Le indagini dei carabinieri hanno avuto inizio nel 2022 a seguito di alcune segnalazioni su un traffico di droga a Cassibile, in particolare sotto l’abitazione di Tanasi e così per accertare che quanto segnalato corrispondesse al vero i militari hanno sistemato delle telecamere per tenere sotto controllo quell’area.

Lo spaccio del balcone

Non potendo uscire dalla sua abitazione, in quanto agli arresti domiciliari, secondo la prospettazione dell’accusa, Tanasi avrebbe organizzato la vendita dal balcone di casa. In sostanza, ai clienti avrebbe lanciato degli involucri, contenenti le dosi, per poi essere pagato. C’è chi arrivava in auto, chi in bicicletta e persino in monopattino. Ad aiutarlo, sempre secondo i magistrati ed i militari dell’Arma, la sua convivente, la donna di 35enne sottoposta all’obbligo di firma

Le intercettazioni

In una delle conversazioni tra Tanasi e Valenti, i carabinieri avrebbero avuto contezza del giro di affari dietro questo presunto traffico di droga.

Tanasi: Allora, sono 400, meno 150, due e cinquanta… allora lui quanta se ne è presa..

Valenti: Gli ho dato due e trenta, mi ha portato la busta, due grammi

Tanasi: va bene, domani poi

Valenti: ma ci siamo con i conti?

Tanasi: sì, di più per capire se ne dobbiamo prendere un altro

Valenti: ma domani la prendiamo

Tanasi: se la può andare a prendere lui stesso, va bene?.. Lui lo sa già il conto, capito? Allora, questi sono in tutto 300, giusto? 150 sono miei… Domani… mi dovrebbe dare i soldi

 

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