L’arresto dell’ex deputato regionale Pippo Gennuso è un terremoto politico sulle amministrative nel Siracusano a poche ore dal silenzio elettorale e dall’apertura delle urne.

Il candidato sindaco del Centrodestra è di Forza Italia

In particolare, il sisma rischia di ripercuotersi nel capoluogo dove il candidato sindaco del Centrodestra è Ferdinando Messina, esponente di Forza Italia, vicinissimo del deputato Ars di FI, Riccardo Gennuso, figlio di Pippo Gennuso, che sconterà ai domiciliari una pena residua ad 8 mesi per traffico di influenze.

Il peso di Gennuso nel partito

Un colpo all’immagine del partito che, al tavolo regionale del Centrodestra, aveva “strappato” la candidatura su Siracusa ed a spuntarla tra Ferdinando Messina e l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera è stato il primo, forte dell’appoggio dei Gennuso, che, successivamente, hanno anche condizionato la scelta del coordinatore provinciale, l’ex sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.

Bandiera, dopo la decisione della coalizione di puntare su Messina, si è autosospeso da Forza Italia, candidandosi a sindaco di Siracusa con tre liste a suo sostegno, prendendosi poi qualche stoccata dallo stesso presidente della Regione, Renato Schifani,  definendo la candidatura di Bandiera “di disturbo“.

Schifani e Tajani a Siracusa

Nel pomeriggio, è previsto l’arrivo a Siracusa del Governatore della Sicilia e del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per chiudere la campagna elettorale ma la vicenda giudiziaria potrebbe condizionare le amministrative, soprattutto sul campo del Centrodestra che, tradizionalmente, è più forte al primo turno.

Non a caso, appena un mese e mezzo fa, il presidente della Regione, durante la sua visita a Siracusa per compattare la coalizione e rafforzare il sostegno a Messina, aveva spiegato che l’obiettivo era di vincere subito, senza ricorrere al ballottaggio. Nelle elezioni del 2018, il candidato del Centrodestra era Ezechia Paolo Reale, che si attestò al 37 per cento, non riuscendo a raggiungere la quota del 40 per cento. Staccò, e di molto, gli avversari, salvo poi perdere al ballottaggio con Francesco Italia, in corsa per un secondo mandato.

Gli avvocati contro altre ricostruzioni

Ma se gli effetti politici sono innegabili, cosa diversa sono fantasiose ricostruzioni che girano sul web e contro le quali intervengono gli avvocati di Gennuso “Quali difensori dell’onorevole Gennuso nel procedimento definito ieri dal Tribunale di Sorveglianza di Catania, prendiamo le distanze dalle affermazioni in  base alle quali il provvedimento del Tribunale possa essere, in qualche modo, correlato alle imminenti elezioni amministrative.
Non riteniamo assolutamente che vi sia o possa essere alcun nesso, avendo peraltro il Tribunale di Sorveglianza da tempo calendarizzato l’udienza”.

“Non vi è, né da parte dei difensori, né da parte dell’on. Gennuso alcuna posizione di contrapposizione nei confronti del Tribunale di Sorveglianza, né nei confronti della Magistratura in generale, verso la quale si riafferma invece la piena fiducia”.