Era stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Catania in un centro commerciale etneo per stalking e lesioni pluriaggravate ma il gip del Tribunale di Catania non ha convalidato la misura cautelare e disposto l’immediata liberazione dell’uomo, un siracusano.

La tesi della difesa in udienza a Catania

E’ stata così accolta la tesi sostenuta dalla difesa dell’uomo, assistito dall’avvocato Stefano Andolina, che, nel corso dell’udienza, ha portato elementi di prova che hanno consentito al suo cliente di essere scagionato mentre il pm si era pronunciato per gli arresti domiciliari ed il divieto di comunicare con l’esterno.

La pronuncia del gip di Catania

Secondo la pronuncia del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, “non era in atto alcuna condotta dell’uomo che potesse integrare gli estremi del contestato reato di lesione personale pluriaggravata e, ancor meno, del reato di atti persecutori”.

“Non c’è stata la fuga dell’uomo”

Una delle contestazioni a carico dell’uomo era che fosse scappato ma soprattutto che si fosse reso responsabile dell’aggressione ai danni della donna.

“Inoltre, come rilevato dal medesimo Giudice, l’arrestato – si legge nel provvedimento – non si è dato alla fuga né è stato sorpreso con cose o tracce dalle quali appariva evidente che avesse commesso i reati. Anche la perquisizione personale e veicolare eseguita dal agenti ha avuto esito negativo e la presunta donna aggredita presentava solo uno stato di agitazione fisica che, a parere del GI.P. di Catania, non è sufficiente da solo a costituire validamente una traccia da cui la polizia giudiziaria potesse ricavare la ragionevole convinzione che fossero stati commessi i reati lamentati dalla vittima immediatamente prima”.

Richiesta di risarcimento danni

“Netta, dunque, la pronuncia del G.I.P. che ha dichiarato la illegittimità dell’arresto dell’uomo e lo ha scagionato da ogni accusa in seguito al ritiro della querela sporta da parte della donna” spiega l’avvocato Stefano Andolina.  L’uomo, inoltre, si è riservato di avviare le procedure risarcitorie del caso per ingiusta detenzione.