Non piace alla Funzione pubblica della Cisl il piano di assunzioni disposto dal Comune di Siracusa. Secondo quanto sostiene il sindacato, l’amministrazione sta usando le risorse per rimpolpare il personale dei funzionari di categoria D, coloro che rivestono dei ruoli apicali, al di sotto dei dirigenti, lasciando scoperte altre ed importanti caselle, quelle occupate dai dipendenti di categoria C, coloro che hanno mansioni intermedie negli uffici del Comune, tra cui geometri e periti, e dal personale di categoria B, precari con contratti part-time.

La coperta corta

Queste ultime due figure professionali, C e B, secondo quanto prospettato dal segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, sono strettamente connesse: molti dipendenti della categoria C sono già andati pensione, sfruttando la cosiddetta quota 100 ed altri sono destinati ad andarci, per cui, in assenza di personale, sono i precari a colmare le lacune.

Penalizzati i precari

“Stentiamo a comprendere l’unicità di preferenza che l’amministrazione comunale ha ritenuto utile riservare alla singola categoria – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa – tralasciando la possibilità di fornire adeguate risposte alla vasta platea dei dipendenti in servizio nella categoria “B” che nutrono aspettative in termini sia di progressione di carriera, oggi facilitata dalle previsioni del nuovo Ccnl, quanto di aumento del monte orario settimanale, essendo ancora tutti in part-time. Una strategia che preclude la valorizzazione professionale di lavoratori utilizzati, però, consuetudinariamente nello svolgimento di mansioni proprie della categoria superiore, senza gratificarli neppure attraverso l’incremento dell’impegno orario”.

Documento al Comune

La Cisl Fp Ragusa Siracusa ha inviato al Comune un documento di protesta. “Abbiamo manifestato il chiaro dissenso rispetto alle politiche d’investimento sul personale del Comune di Siracusa, decise dall’amministrazione comunale – ha concluso Passanisi – inviando una nota di vibrante protesta nella quale rimarchiamo la sostanziale possibilità di contemperamento fra le nuove assunzioni di elevata categoria, e la risposta alle attese dei dipendenti in servizio che una gestione più oculata della capacità di spesa avrebbe potuto produrre”.