Dopo mesi di incubazione, vede la luce l’ultima iniziativa a favore della comunità augustana da parte della Lega Tumori provinciale: l’ambulatorio infermieristico.
“Un progetto a cui pensavo da tempo – afferma il Presidente, Claudio Castobello – ma per la cui realizzazione i tempi sono maturati solo adesso.” Il L.A.I.C, infatti, non è un comune ambulatorio infermieristico. Il L.A.I.C. è una realtà unica sul territorio augustano: numerose le prestazioni, ma soprattutto la possibilità di poterne beneficiare presso il proprio domicilio (da qui lo slogan con cui si è deciso di promuovere il progetto: “Facciamo da me o da te?)”.
L’obiettivo, infatti, è quello di poter assistere tutti, anche chi non può allontanarsi dal proprio domicilio. “Lo scopo è quello di voler dare una nuova idea di ambulatorio: i pazienti hanno diritto alla salute ovunque. Anche a casa propria. – continua il Presidente Castobello – Noi del L.A.I.C, e quindi della L.I.L.T., crediamo che non debba esistere nessun ostacolo al benessere psicofisico del paziente.”
L’idea dell’ambulatorio infermieristico, infatti, nasce come risposta alla promulgazione della legge Unità 39/2006, del 14 dicembre, la quale promuove la Personale Autonomia e la cura delle persone in situazioni di dipendenza: “nel corso del nostro servizio, – conclude Castobello – abbiamo trovato delle carenze nel modello: benché noto, nessuno ha mai tentato di realizzare un progetto simile. E’ importante perché evidenzia la necessità di una ristrutturazione completa dei servizi, soprattutto in ambiente domestico.”
Il nuovo ambulatorio pensato dalla L.I.L.T., quindi, è la risposta al bisogno crescente di offrire migliore qualità della vita, in accordo al diritto fondamentale delle persone alla salute: attraverso una serie di azioni sanitarie quotidiane, ci si vuole prendere cura di dare ai pazienti un conforto ed una soddisfazione riguardo patologie, farmaci, diete, allergie, controindicazioni e molto altro. Non sottovalutando mai che il possibile monitoraggio settimanale da parte della struttura ambulatoriale permetterà inoltre l’interazione verticale e orizzontale tra l’utente, un parente o un tutore, il caregiver e il team multidisciplinare della società.
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