la deputata forzista boccia il nome di cancelleri

Autorità portuale, Di Sarcina verso la presidenza, Forza Italia attacca il M5S

E’ scontro, ancora una volta, sulla presidenza dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, che comprende i porti di Augusta e Catania. A sollevare le polemiche è la parlamentare nazionale di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, che attacca il viceministro Giancarlo Cancelleri, esponente di primo piano del M5S, in merito all’indicazione del Governo su Francesco Di Sarcina, attuale segretario generale dell’Autorità del Mare Ligure orientale che, per 13 anni, è stato in Sicilia. Per il momento, alla guida c’è il commissario Alberto Chiovelli, in passato indicato come possibile presidente ma poi “bruciato” dalla politica.

Una scelta non concordata

La deputata nazionale di Forza Italia ritiene che la decisione è stata calata dall’alto, senza alcun confronto

“Il viceministro annuncia una decisione concordata con i gruppi parlamentari. Mi chiedo: gli altri gruppi sono stati consultati come è stata consultata Forza Italia? Noi infatti non abbiamo dato alcun avallo alla ipotesi di Cancellieri che abbiamo appreso dalla stampa. Con chi ha parlato il vice ministro?”.

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“Scelta per liberare un posto in Liguria”

Duro il commento della parlamentare sui criteri che, secondo la sua opinione, sono alla base dell’indicazione su Di Sarcina.

“Con tutto il rispetto per il nome proposto, ancora una volta questa indicazione -dice la parlamentare nazionale di Forza Italia – appare frutto dell’esigenza di liberare un posto in Liguria e non di dare alla Sicilia orientale la migliore governance. Grottesco appare, poi, che venga citato come elemento dirimente per la scelta della autorità portuale di Augusta e Catania il gradimento dell’ottimo presidente dell’Autorita portuale di Palermo”.

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Attacco a Cancelleri

Infine, la deputata ritiene che il viceministro abbia una visione poca chiara sulle finalità dei porti di Catania ed Augusta.

“Il viceministro Cancellieri, a leggere – dice la Prestigiacomo – le sue recenti dichiarazioni, sembra ignorare che Augusta è il principale scalo petrolchimico del Mezzogiorno ed uno dei più importanti d’Italia. Il problema della portualità della Sicilia sud orientale sarebbe, a suo dire,  limitato a eliminare i conteiner da Catania per far spazio a qualche nave da crociera in più. Con questa scarsa conoscenza del territorio e delle sue potenzialità fa il paio il metodo superficiale con cui sarebbe stato scelto il nuovo presidente dell’autorità portuale”.

Un altro nome bocciato

Nei mesi scorsi, la deputata nazionale di Forza Italia, aveva bocciato un’altra indicazione, quella di Attilio Montalto, attuale segretario dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, vicino al M5S.

Pressing al Governo nazionale

Il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, di indicare un altro nome per la presidenza dell’Autorità portuale della Sicilia orientale.

“L’Autorità portuale è potenzialmente uno straordinario strumento di sviluppo e di  rilancio economico del territorio. Per questo, deve essere  guidata da chi conosce bene le esigenze e le peculiarità  territoriali. Il nome che sarebbe stato individuato dal ministro  Giovannini per guidare l’Autorità portuale di Augusta e Catania,  a nostro avviso, non risponde a questi requisiti”.

Il viceministro Giancarlo Cancelleri è stato aspramente criticato anche da Barelli per il metodo con cui è stato indicato Di Sarcina. I forzisti contestano che non sarebbero stati  affatto coinvolti contrariamente a quanto sostenuto dallo stesso Cancelleri.

“E’ grave leggere sulla stampa alcune – dice Barelli – dichiarazioni del  sottosegretario Cancellieri, in base alle quali sullo stesso  nome sarebbero stati sentiti tutti i gruppi parlamentari. Questa è una enorme falsità, dato che Forza Italia, per esempio, non è  stata mai interpellata a riguardo. Pertanto, chiediamo che il  sottosegretario Cancellieri rettifichi immediatamente quanto ha  falsamente riportato a suo nome dalla stampa o lasci il suo  incarico, perche’ scelte tanto delicate devono essere prese in  trasparenza e il più possibile condivise nei fatti”

 

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