In un colpo solo, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha dato via libera al Documento della programmazione strategica dell’Autorità portuale della Sicilia orientale e contestualmente ha sancito il passaggio di consegne tra il commissario Alberto Chiovelli ed il neo presidente Francesco Di Sarcina.
Le polemiche sul presidente
La nomina di quest’ultimo è stata al centro di aspre polemiche, sollevate da Forza Italia, che voleva un altro nome, ma, alla fine, è passata la linea del Governo nazionale, avallata dal presidente della Regione. Il Documento unico di programmazione strategica, voluto nel 2016 dall’allora ministro Delrio, è l’atto propedeutico per la redazione dei piani regolatori portuali.
Tra i primi approvati in Italia
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale, che comprende i porti di Augusta e Catania, è fra le prime in Italia ad ottenere l’approvazione definitiva del documento di programmazione in oggetto. Dopo un iter iniziato nel 2019 dall’allora presidente Andrea Annunziata, si è giunti all’approvazione definitiva con provvedimento a firma del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Giovannini.
Ultimo piano regolatore è di 30 anni fa
L’ultimo piano regolatore portuale risale 30 anni fa. “Fondamentale è stata la collaborazione delle amministrazioni locali che, per prime, hanno adottato – si legge nel comunicato dell’Autorità portuale della Sicilia orientale – il documento con delibera consiliare e che, per la prima volta, hanno potuto condividere idee di sviluppo e di pianificazione a lungo termine con l’Autorità di Sistema Portuale, con la previsione di realizzazione di opere finanziate, nel territorio comunale, con fondi dell’AdSP, che ridisegneranno gli spazi destinati alla fruizione dei cittadini secondo modelli di sviluppo sostenibile”.
Gli interventi
Tra gli interventi da realizzare, ci sono collegamenti ferroviari con il porto di Augusta, inoltre a disposizione ci sono 30 milioni assegnati con il decreto di riparto sulle Zes per il miglioramento dell’accessibilità alla rada. Infine, i fondi messi a disposizione dal Governo nazionale per l’elaborazione di un sistema digitale relativo all’ingresso ed all’uscita delle merci.
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