• Il gip di Siracusa ha convalidato il fermo per il presunto assassino dei due badanti scomparsi
  • Il ristoratore di Siracusa si è avvalso della facoltà di non rispondere
  • L’interrogatorio si è svolto al palazzo di giustizia

E’ stato convalidato dal gip del Tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri, il provvedimento di fermo per duplice omicidio ed occultamento di cadavere nei confronti di Giampiero Riccioli, il 50enne ristoratore siracusano accusato dalla Procura generale di aver ammazzato e poi sepolto Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti campani scomparsi a Siracusa nel maggio del 2014.

Scena muta dell’indagato

L’uomo, difeso dagli avvocati Antonio Meduri e Dario Lombardo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere ed al termine dell’udienza, che si è tenuta al secondo piano del palazzo di giustizia di Siracusa, è stato accompagnato in cella, nel carcere di contrada Cavadonna. Ad assistere all’udienza, il sostituto procuratore generale di Catania, Rosa Miriam Cantone, che ha coordinato, insieme al Procuratore generale di Catania, Roberto Saieva, le indagini sulla scomparsa dei badanti, condotte dagli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti.

La svolta

Le indagini hanno avuto una svolta nei giorni scorsi dopo il ritrovamento nella villetta in contrada Tivoli, alla periferia sud di Siracusa e di proprietà del ristoratore, di resti umani, appartenenti, secondo gli inquirenti alle vittime ma spetterà all’esame del medico legale stabilire se i forti sospetti della polizia sono fondati. Durante le operazioni di scavo, secondo quanto sostenuto dalle forze dell’ordine, Riccioli si sarebbe allontanato per poi essere rintracciato in una proprietà in contrada Granelli, a Pachino, dove gli è stato notificato il fermo.

I contrasti

Secondo gli inquirenti, ci sarebbero stati dei contrasti tra i due badanti campani e Giampiero Riccioli:  le vittime, nella tesi dell’accusa,  poco dopo aver avuto l’incarico di prestare assistenza all’anziano padre dell’indagato, avrebbero rimproverato al cinquantenne di trattare male il pensionato. Una lite avvenuta nei giorni successivi all’assunzione del lavoro di badanti, avuto dallo stesso Riccioli che aveva messo un annuncio ma il rapporto tra loro si sarebbe subito incrinato.

La lite

Secondo alcune fonti investigative, uno dei badanti avrebbe anche pensato di rivolgersi alle forze dell’ordine ma dal 12 maggio del 2014 si sono perse le tracce delle vittime. In quel periodo, le indagini erano in mano ai magistrati della Procura di Siracusa, certi della presenza a Siracusa degli scomparsi, sulla scorta delle tracce dei loro telefonini e dalla successiva lettura delle celle. Le ricerche dei corpi non hanno mai portato a nulla, al punto che la Procura di Siracusa ha chiesto l’archiviazione ma nel settembre scorso la Procura generale di Catania ha avocato a se l’inchiesta e dopo circa sei mesi sono emerse quelle tracce umane.

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