“La famiglia Di Raimondo chiede silenzio e rispetto”. Lo afferma l’avvocato Giuseppe Cultrera, il legale della coppia di genitori della piccola di 10 mesi deceduta due giorni fa dopo aver ingerito delle candeggina mentre si trovava a casa, insieme alla mamma e ai due fratellini.

“Tragedia che sarebbe potuta capitare a chiunque”

La famiglia, come spiegato ai carabinieri della Compagnia di Noto e del comando provinciale di Siracusa, sostiene che si è trattato di un tragico incidente “che sarebbe potuto capitare a ognuno di noi legata alla fatalità di un imperscrutabile destino” si affretta a dire il difensore della famiglia.

L’autopsia

Sulla vicenda c’è una inchiesta da parte dei magistrati della Procura di Siracusa che intendono fare chiarezza sugli ultimi istanti di vita della bimba, per questo motivo la salma è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti per far eseguire l’autopsia sul corpo senza vita della vittima. Ad ore è atteso l’esame autoptico da parte del medico legale incarico dal pm di Siracusa ed è probabile che saranno eseguiti, contestualmente, gli accertamenti tossicologici ed istologici per avere il quadro completo della situazione.

“Famiglia in stato di shock”

La famiglia attende l’esito dell’autopsia e solo a quel punto il corpicino della bimba sarà restituito ai genitori che potranno dare l’ultimo saluto prima della sua sepoltura.

“Nell’attesa che alla stessa venga data degna sepoltura, chiede il più rispettoso, encomiabile e sensibile silenzio. La famiglia, in stato di shock, sta vivendo – spiega Giuseppe Cultrera l’avvocato della famiglia Di Raimondo – un lutto immane ed è giusto che lo viva nel silenzioso rispetto della gravità dell’evento. L’unico obiettivo, oggi, è ottenere il rapido dissequestro della giovanissima salma perché possa ricevere l’ultimo saluto dai familiari. Ci siamo già attivati in tal senso e, nonostante – conclude il legale dei genitori della bimba – lo stato d’animo, stiamo lavorando al raggiungimento dello scopo.”