Gli agenti di polizia di Siracusa hanno denunciato 10 persone che erano tra i circa 300 partecipanti di un rumoroso corteo funebre capace di bloccare la mobilità in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Un fatto avvenuto l’11 marzo scorso ed in quell’occasione dopo il rito religioso in una chiesa della Pizzuta, a nord della città, un lunghissimo serpentone di scooter ed auto si spostò verso Ortigia.

La paralisi di Ortigia

Al ponte Umbertino, l’ingresso dell’antica isola, gli amici del defunto, fecero esplodere i fuochi di artificio per almeno 15 minuti,  salvo poi spostarsi a suon di clacson, nelle altre zone del centro storico, tra cui nel rione della Giudecca, dove il giovane scomparso era molto noto. Tantissimi i disagi alla circolazione e molta l’indignazione degli abitanti. A distanza di poco meno di un mese, gli agenti di polizia sono riusciti a ricostruire tutta la vicenda e soprattutto ad identificare alcuni tra i responsabili.

Le accuse

I dieci denunciato sono accusati  di accensione di fuochi non autorizzati ed esplosioni pericolose e mancato preavviso della manifestazione. Inoltre, gli agenti hanno sanzionato gli stessi indagati per aver effettuato un blocco stradale ed ancora sono state emesse 17 multe a carico dei conducenti di veicoli per violazione del codice della strada. In totale sono state 51 le infrazioni elevate per violazioni  e 145 i punti decurtati dalle patenti.

Il mancato intervento della polizia per ragioni di ordine pubblico

La Questura di Siracusa ha anche spiegato le ragioni per cui nell’immediatezza gli agenti non sono intervenuti. “Nell’immediatezza dei fatti, e per evitare che l’estemporanea manifestazione – fanno sapere dall’Ufficio stampa della Questura di Siracusa – potesse rappresentare il pretesto per ulteriori disordini, gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti tempestivamente, hanno prudentemente contenuto l’evento e identificato successivamente gli autori dei fatti costituenti reato e coloro che avevano violato il codice della strada”