E’ stata disinnescata e poi fatta brillare in una zona sicura una bomba di fabbricazione tedesca, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, dai palombari del Gruppo operativo subacquei del Comando subacquei ed incursori della Marina militare distaccati presso il Nucleo Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Augusta. L’ordigno, che si trovava nelle acque del golfo Xifonio, ad Augusta, ad una profondità di 25 metri e distante 500 metri dalla costa, è stato rintracciato durante un addestramento.
“E’ bene ricordare a chiunque – fanno sapere dalla Marina militare – dovesse trovare oggetti che per forme e dimensioni possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, denunciando immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare, laghi e fiumi”.
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti subacquei della Marina conducono a tutela della pubblica incolumità anche nelle acque interne, “come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività”.
Lo scorso anno i palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 72.000 ordigni esplosivi di origine bellica, rinvenuti e neutralizzati nei mari.
“Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità a mezzo ROV (veicoli filoguidati dalla superficie) oppure fino a 300 metri con intervento umano ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività” fanno sapere dalla Marina militare.
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