La Polizia provinciale di Siracusa, al termine di un’indagine per stroncare il fenomeno del bracconaggio, ha posto sotto sequestro armi e munizioni e denunciato 8 persone. Sono stati prelevati  otto fucili semiautomatici calibro 12 e 20, 412 cartucce, 18 sagome di uccelli in plastica, 3 congegni utilizzati per il richiamo acustico, varie trappole e 16 esemplari di fauna abbattuti illegalmente. Gli indagati, come svelano le forze dell’ordine, sono accusati di esercizio venatorio abusivo.

L’attività di repressione è stata effettuata al confine tra le province di Siracusa e Ragusa.  In due distinte operazioni, sono stati sorpresi in flagranza di reato cacciatori che mediante l’uso illecito di richiami elettromeccanici alimentati da batterie, avrebbero fatto esplodere colpi d’arma da fuoco verso i volatili. Gli agenti, attratti dai numerosi e continui spari, prima di intervenire hanno osservato da lontano con binocoli  i cacciatori. “Poi, raggiunte le postazioni di caccia, hanno ascoltato i ripetuti richiami provenienti dai congegni elettromeccanici opportunamente occultati nella vegetazione spontanea” spiegano gli inquirenti.

Dall’apertura della stagione della caccia, sono stati controllati 237 cacciatori, 12 le persone denunciate, 12 fucili e 724 munizioni sequestrati. Inoltre, sono state inoltre contestate 16 sanzioni amministrative. “I controlli della Polizia, nell’ambito del territorio provinciale,proseguiranno anche nei prossimi giorni per l’arrivo di fauna migratoria” fanno sapere gli investigatori

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