• I 3 ex consiglieri della maggioranza della giunta Cannata hanno motivato le ragioni dello strappo
  • Gli esponenti politici imputano al sindaco un atteggiamento antidemocratico
  • Prendono le distanze dall’assessore Massimo Grande

“Il sindaco rifiuta il confronto civile su base democratica più volte richiesto da molti componenti della maggioranza e soffocato dai suoi ordini perentori ed imposizioni tassative”. Lo affermano Pinella Dell’Albani, Sebastiano Amato e Gabriele Rossitto, i 3 consiglieri comunali del gruppo  “Avola con il Popolo della Famiglia” che hanno deciso di uscire dalla maggioranza che sostiene il sindaco, Luca Cannata.

Affondo al sindaco

I 3 consiglieri, da tempo, non si trovavano in linea con il sindaco, che li ha attaccati nell’ultima seduta, in occasione della loro decisione di uscire dalla maggioranza. “Il sindaco Cannata ha dimostrato per l’ennesima volta di avere la cattiva abitudine di pensare che la politica è finalizzata a soddisfare “appetiti assessoriali” spiegano i tre esponenti politici.

La scelta di lasciare Cannata

Gli esponenti di Avola con il Popolo della Famiglia rigettano l’ipotesi di aver lasciato la maggioranza in concomitanza con la nomina di un nuovo assessore.

“Invero, tale scelta nasce da dinamiche politiche – dicono i 3 consiglieri – ben più profonde e complesse che non hanno niente a che vedere con la nomina del neo assessore Paolo Guarino, non comprendendo il motivo per il quale veniamo definiti “detrattori” e ritenendo di avere una profonda onestà intellettuale, che non può essere messa in dubbio”.

La precisazione

I tre consiglieri prendono anche le distanze dall’assessore Massimo Grande. “Dato che l’amministrazione non finisce mai di stupirci, con nostra – dicono Rossitto, Amato e Dell’Albani – enorme sorpresa apprendiamo di essere stati i sostenitori, senza saperlo, di Massimo Grande alla sua carica di assessore. Non ci risulta che il nostro gruppo consiliare abbia avuto interlocuzioni con detto assessore, il quale si è sempre tenuto ben distante dall’avere rapporti di condivisione e personali con noi”

“Forse l’assessore sta confondendo il nostro gruppo politico con qualche altro a sua disposizione al quale dovrà continuare a chieder sostegno, cosa che il consigliere Coletta reitera con una certa enfasi a dimostrazione che non intendono schiodarsi dalle poltrone” concludono i 3 consiglieri.